Attualità - 15 luglio 2023, 11:11

Incentivare le battute di caccia per combattere la peste suina: è scontro tra il sindaco di Dego e l'OSA

L'Osservatorio Savonese Animalista: "La vaccinazione con immunocontraccettivi è la vera soluzione di questo problema finora eterno"; il primo cittadino Siri: "E' una disposizione del commissario"

L'Osservatorio Savonese Animalista (OSA) contro il sindaco di Dego Franco Siri. 

"Un primo cittadino della Val Bormida sollecita battute di caccia al cinghiale per ridurne il numero ed i danni alle coltivazioni e combattere la peste suina", attaccano dall'OSA.

"Una presa di posizione identica ad altri colleghi che, se ascoltassero – non gli animalisti ma – gli scienziati imparerebbero che la caccia incrementa il numero dei cinghiali (destruttura i branchi, uccidendo spesso la capobranco e mandando in calore tutte le femmine che partoriscono più cucciolate invece dell’unica della capobranco); le incursioni nelle piantagioni possono essere evitate con i recinti elettrificati, che possono essere finanziati dalla regione; le battute di caccia fanno fuggire i cinghiali, con pericolo di esportazione del virus della peste in territori poco o non ancora infetti; da tutto questo si otterrà soltanto una inutile strage di animali, la cui carne riempirà i frigoriferi dei cacciatori, unici e veri responsabili del presunto incremento del numero di cinghiali". 

"Speriamo che i sindaci cambino atteggiamento e sollecitino i ministeri a promuovere gli studi sulla vera soluzione di questo problema finora eterno: la vaccinazione con immunocontraccettivi, che azzerano la fertilità degli animali da 3 a 5 anni", concludono dall'OSA.

"E' una disposizione del commissario. Figuriamoci se mi è venuto in mente di ammazzare i cinghiali. Personalmente non voglio abbattere nessun animale. Ci hanno chiesto la disponibilità per impiantare una cella frigorifera e come comune abbiamo dato l'ok", replica il sindaco di Dego Siri.

Redazione