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Attualità | 14 luglio 2023, 10:15

Politiche abitative, Confabitare: "Sui canoni concordati associazioni di proprietari e inquilinati aprano un tavolo per revisionarli"

Il presidente provinciale Giannecchini ha scritto una lettera al sindaco Russo e agli assessori Viaggi e Auxilia

Politiche abitative, Confabitare: "Sui canoni concordati associazioni di proprietari e inquilinati aprano un tavolo per revisionarli"

Una massima visibilità e informazione anche attraverso iniziative con il Campus Universitario sulla tematica dei canoni concordati riservati agli studenti universitari e una sollecitazione alle associazioni della proprietà e dell'inquilinato firmatarie degli accordi esistenti ad aprire un tavolo per la revisione degli stessi e la definizione di più precisi sistemi di calcolo per le locazioni parziali. 

Queste le richieste di Confabitare Savona esposte da Roberto Giannecchini presidente provinciale e coordinatore nazionale in una lettera inviata al sindaco Marco Russo e agli assessori Riccardo Viaggi e Silvio Auxilia con al centro le politiche abitative e il tema "caldo" degli alloggi per gli studenti.

"Confabitare ci tiene a ribadire alcuni concetti che sono essenzialmente riferiti alla progettualità di una citta vivibile la quale anche attraverso le politiche abitative tenda a ridurre le differenze sociali e a incentivare i giovani a rimanere o rientrare nella nostra citta - spiega Giannecchini dopo l'incontro con il primo cittadino avvenuto lo scorso 4 lugloo - Nel solco del tema riferito ai giovani ci tengo a confermare che uno ( non l'unico) dei problemi riferiti al caro affitti studenti è da collocarsi nella non perfetta applicazione della legge 431/98 e del DM 16.01.2017 a tale proposito e con l'obiettivo di stimolo alla amministrazione sottopongo alcune riflessioni".

"Con l'approvazione della legge 431/1998, del Decreto MIT 16/01/2017 e con la sottoscrizione, da parte delle principali Associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini, degli accordi territoriali locali, sono stati normati in ogni loro aspetto i contratti di locazione per studenti universitari - prosegue -  Dette norme prevedono la determinazione del canone in base ai parametri di calcolo ivi stabiliti e ogni contratto al di fuori di tali parametri o dei prescritti modelli (fatta salva l'opzione del contratto libero 4+4) deve considerarsi in violazione di legge. Si rende necessario un controllo rigoroso da parte del Comune e dell'Agenzia delle Entrate del rispetto delle norme indicate nelle predette leggi e accordi, così da prevenire il fenomeno dei contratti in nero o a canone e durata in violazione delle norme. Ed è opportuno che le Università, in collaborazione con il Comuni e le ASL, mettano a punto un sistema di raccolta delle segnalazioni e di controllo, finalizzato a verificare le denunce di affitto di alloggi non a norma o in condizioni igienico-sanitarie che non ne consentirebbero la locazione".

Luciano Parodi

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