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Attualità | 10 luglio 2023, 17:36

Zuccarello, uno studio di importanti esperti ha identificato con certezza i resti di Ilaria del Carretto a Lucca

I risultati dello studio sono stati presentati ieri, domenica 9 luglio, nel teatro del piccolo borgo tra i più belli d’Italia

Zuccarello, uno studio di importanti esperti ha identificato con certezza i resti di Ilaria del Carretto a Lucca

Una giornata di studio estremamente interessante e “chiarificatrice” a Zuccarello presso il teatro “Attilio Quinzio Delfino” ieri, domenica 9 luglio, dal titolo "Ilaria del Carretto: interrogativi e misteri lunghi sei secoli": hanno partecipato esperti di diverse discipline e studiosi esponendo a una platea particolarmente partecipe (leggi QUI). 

“Oggi abbiamo presentato i risultati dello studio dei resti delle tombe aristocratiche nella cappella di Guinigi di Lucca. Una di queste tombe singole, molto importanti e privilegiate, è stata attribuita, grazie agli studi isotopici, a Ilaria del Carretto – spiega il professor Gino Fornaciari, dell’Accademia Maria Luisa di Borbone a Viareggio, che ha curato l’intervento, nell’ambito del convegno -. Oltre a Ilaria, sono state identificate le spose di Paolo Guinigi”.

Fornaciari è una personalità di spicco nello specifico ambito: è stato professore ordinario di Storia della Medicina presso l’Università di Pisa fino al 2015 ed è considerato fra i fondatori della moderna paleopatologia in Italia. È noto a livello internazionale per gli studi condotti sulle mummie e sui corpi di molti personaggi storici, ha fondato una scuola sulla disciplina specifica e istituito, all’interno dell’Università di Pisa, la divisione di Paleopatologia. “Sono molto soddisfatto dei miei allievi. In oltre 40 anni di attività, sono riuscito a costituire un gruppo molto attivo”.

Diverse le personalità del passato più remoto che, proprio grazie agli studi del professor Fornaciari, hanno potuto essere identificate con la relativa attribuzione precisa delle cause di morte. Una giornata particolarmente importante anche per gli studiosi, che sono riusciti a portare al di fuori delle mura universitarie e degli ambienti specialistici gli studi su Ilaria del Carretto, prima conosciuti solo dagli esperti.

“Trovare il legame con Zuccarello è stato importantissimo – spiega il dottor Raffaele Gaeta -, perché siamo contenti quando riusciamo a pubblicare i nostri lavori sulle riviste scientifiche, ma ancora più quando riusciamo a portarli al grande pubblico, soprattutto quando c’è tanto interesse, come qui a Zuccarello, dove abbiamo trovato una comunità molto coesa, in particolare con la propria storia e con Ilaria”.

Il dottor Raffaele Gaeta è un medico specializzato in Anatomia Patologia che lavora all’ospedale Cisanello di Pisa. Svolge parallelamente attività di ricerca in ambito di Paleopatologia e, in particolare, si occupa dello studio microscopico dei tessuti molli delle mummie.

La manifestazione è frutto di uno scambio culturale da parte delle Università di Lucca e Pisa e di “Amici a Zuccarello”, associazione storica volta alla scoperta di determinati eventi che hanno caratterizzato la storia del borgo. Attraverso il suo presidente, Cesare Rosso, si è arrivati a questo importante convegno focalizzato su Ilaria del Carretto, che giovanissima, all’età di 22 anni, andò in sposa a Paolo Guinigi, appartenente a una ricchissima famiglia di Lucca. Guinigi mise gli occhi sul casato dei Del Carretto per aumentare il suo potere contro la repubblica di Genova. Questo matrimonio di fatto consolidò a favore della famiglia di Lucca il rafforzamento del territorio. Ilaria morì partorendo la secondogenita e il marito Paolo la fece seppellire nella cappella gentilizia di famiglia.

“Precedentemente Giunigi era stato sposato a un’altra donna e successivamente si risposò altre 2 volte e anche i corpi delle tre donne, dopo il decesso, furono seppellite insieme a Ilaria – spiega il vicepresidente di ‘Amici a Zuccarello’ Massimo Scianna -, ma non vi erano certezze e non si sapeva chi delle quattro era Ilaria. Grazie agli studi condotti - prosegue - si è riusciti a risalire alle cause esatte della morte, arrivando anche ai particolari. Ad esempio, si è arrivati a una serie di informazioni legate all’assunzione di acque particolari che hanno confermato che Ilaria Del Carretto veniva da questa zona, perché erano fissate all’interno delle sue ossa determinati minerali soli, tipici e unici del torrente Neva”. 

“Siamo molto contenti di questa iniziativa che si è tenuta nel nostro teatro a Zuccarello – commentano il sindaco di Zuccarello Claudio Paliotto e il vicesindaco Luca Gardella -. Grazie a questi studi abbiamo avuto delle conferme importanti sulla nostra cara antenata. Grazie ai partecipanti, all’associazione ‘Amici di Zuccarello’ e al team di esperti. Auspichiamo altre collaborazioni future”.

Maria Gramaglia

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