Egea Ambiente fa un passo indietro. Dopo le vicissitudini del gruppo Egea legate sia all'ispezione della guardia di finanza nella sede di Alba e le due offerte che erano giunte nel quartiere generale albese, da parte di altrettanti soggetti coinvolti nella trattativa per la cessione di una quota di controllo della multiservizi guidata da PierPaolo Carini, il ramo ambientale che si era aggiudicato il bando a Savona per il subentro al 49% in Ata, ha esercitato la facoltà di recesso.
Rimangono quindi le due aziende che fanno parte del raggruppamento temporaneo d'imprese e che avevano con Egea presentato l'offerta più importante: Docks Lanterna che avrà l'80% delle quote di Sea-S e sarà capogruppo e mandataria e Idealservice soc coop, mandante, che avrà invece il 20%.
Nella stessa comunicazione il socio industriale ha detto di essere pronto a presentare le garanzie richieste e a versare il prezzo dovuto nei tempi già previsti.
“Finalmente si è chiarita la situazione del socio industriale dopo le notizie delle ultime settimane. Questa comunicazione rappresenta anche un importante passo avanti che ci avvicina all’avvio di Seas in tempi brevissimi” ha dichiarato il sindaco di Savona, Marco Russo.
Un'ipotesi che era stata proprio al vaglio sia degli incontri con l'amministrazione comunale che con le organizzazioni sindacali nei giorni scorsi e che vanno così a chiarire un aspetto che aveva dato vita ad un vero e proprio punto interrogativo sulla futura gestione dei rifiuti nel comune capoluogo.
IL FUTURO SERVIZIO DI RACCOLTA PORTA A PORTA
Nel dicembre del 2020 nella prima commissione consiliare in comune era stato presentato il piano industriale da Contarina, società creatrice dello stesso ed era stato spiegato che Savona verrà divisa in due fasce che vanno dal centro urbano alla zona litoranea (da Zinola a Legino con l'inserimento di Lavagnola) passando per la zona standard (periferia del comune).
Per quanto riguarda il conferimento del secco non riciclabile nel centro urbano/litoranea le mastelle (da 30 litri) verranno ritirate due volte alla settimana e nelle zone a bassa densità i bidoni (da 120 litri) ogni 15 giorni; l'organico ogni 3 volte alla settimana nel centro/litoranea nelle mastelle da 25 litri, due volte alla settimana nelle zone a bassa densità; la plastica e i metalli 3 volte alla settimana in centro/litoranea, una volta a settimana nelle zone a bassa densità; la carta 2 volte alla settimana in centro/litoranea, ogni 15 giorni nelle zone a bassa densità; il vegetale una volta a settimana (ogni 15 giorni da novembre a marzo) nei bidoni da 120 e 240 litri sia nel centro urbano/litoranea che nelle zone a bassa densità. La raccolta del vetro non verrà invece coinvolta nel porta a porta ma continueranno ad esserci le "campane" stradali.
7 milioni e 673 mila euro saranno investiti per i nuovi mezzi e la sistemazione di quelli già presenti: verranno acquistati mezzi rimorchio di grandi dimensioni (che eseguiranno il trasporto) e semi rimorchio che svolgeranno la raccolta.
Inoltre saranno presenti nel centro urbano degli "ecobus" che effettueranno brevi fermate a orari stabiliti e raccoglieranno due tipologie differenti di rifiuto alla volta. Il cittadino potrà andare al punto fisso stabilito e consegnare l'apposito sacchetto o contenitore direttamente all'operatore. Saranno previste 5 linee di servizio con circa 20 fermate.
Nel piano industriale è compresa la pulizia dei mercati, il servizio raccolta rifiuti urbani pericolosi, il ritiro a domicilio degli ingombranti, il servizio vuotamento cestini e il mantenimento del decoro centro urbano (non saranno presenti i cassonetti stradali), il netturbino di quartiere (che avrà lo scopo di prelevare i rifiuti abbandonati sia sulle strade che sulle rive dei fiumi), lo spazzamento meccanizzato, il lavaggio stradale, la pulizia delle spiagge, il servizio di raccolta presso le utenze non domestiche area Darsena e il servizio pulizia aggiuntivo nella zona balneare.
1 milione e 373 mila euro sono stati stanziati per il nuovo centro di raccolta e stazione di travaso di via Molinero a Legino che sarà aperto dal lunedì al venerdì per 6 ore al giorno, 8 ore al sabato. Ipotesi questa a più riprese smentita seccamente dal sindaco Russo che lavorerà per un'altra collocazione.
Per ogni informazione e consegna verrà inoltre aperto un ecosportello in piazza del Popolo, un contact center di base, uno sportello on line e sarà presente un distributore automatico di sacchetti. L'obiettivo del porta a porta sarà arrivare entro un anno al 75% di conferimento dei rifiuti (attualmente a Savona si attesta al 42/44%). I lavoratori invece passeranno dagli attuali 114 a 157, 43 in più (130 operai, 26 impiegati, 1 dirigente).
Prima dell'avvio del servizio verrà effettuata un'ampia informazione ai cittadini (anche nelle scuole) che al momento pagano circa 218 euro di Tari, con il porta a porta pagheranno invece dal 2023 circa 262 euro, con un aumento di circa il 6-10%. Comunque i cittadini in futuro pagheranno poi in base a quanti rifiuti produrranno. La durata della concessione sarà di 15 anni e la gara ha avuto un importo complessivo di 210 milioni di euro (circa 12 milioni e 450mila il primo anno, poi 14 milioni 112 mila all'anno).
E' stato previsto che la produzione di indifferenziata passi da 97 kg ad abitante dal 2023 ai 70.5 kg al 2036.
Per il primo anno comunque il servizio porta a porta e l'attuale sistema tradizionale di conferimento andranno a braccetto per fare abituare i savonesi a cui verranno consegnati i mastelli con microchip che saranno depositati all'ingresso dei portoni e che saranno così tracciabili per capire effettivamente quanto i cittadini producono.
Come emerso dalla sentenza del Tar Egea Ambiente avrebbe proposto un servizio di raccolta differenziata per la fascia litoranea non già a porta a porta, come richiesto, ma in strada e mediante contenitori stazionari ed informatizzati. Proposta questa che aveva trovato l'opposizione in uno dei motivi aggiunti da parte di Iren/Sat.
“Il piano industriale posto a base di gara prevede l’applicazione a tappeto del modello di raccolta domiciliare [porta a porta, n.d.r.] su tutto il territorio della Città con alcuni distinguo territoriali di attrezzature e di frequenze di passaggio. Dichiarando sin d’ora la disponibilità del RTI a sviluppare tale modello posto a base di gara, si è ritenuto possibile migliorarlo grazie alla progettazione di servizi plasmati su singole aree e quartieri della Città che presentano caratteristiche molto diverse tra di loro e che quindi non si prestano ad una applicazione tout court di un unico modello su tutto il territorio” avevano detto da Egea Ambiente.
Il porta a porta però, secondo il comune, sarà previsto per tutta la città.