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Attualità | 10 luglio 2023, 15:36

Arpal rileva la fioritura dell'alga Osteopsis Ovata, fase di allerta ma nessun pericolo

L’alga è potenzialmente tossica, ma allo stato attuale non c'è nessun rischio per la salute e la balneazione

Arpal rileva la fioritura dell'alga Osteopsis Ovata, fase di allerta ma nessun pericolo

Non ci sono, al momento, pericoli per la balneazione nelle zone in cui Arpal ha rilevato la fioritura dell'alga Osteopsis Ovata, un'alga potenzialmente tossica.

Le condizioni meteo, come rilevato durante i monitoraggi, hanno favorito una abbondante fioritura algale che ha portato alla fase di allerta.

A causa della fioritura, sono possibili casi con effetti temporanei e rapidamente reversibili sull'uomo, causati dal contatto e dall'inalazione dell'aerosol marino che possono interessare le prime vie respiratorie.

Per maggiori informazioni e per seguire i dati di monitoraggio, è possibile consultare il sito https://www.arpal.liguria.it/tematiche/mare/ostreopsis-ovata.html#per-saperne-di-piu

Ostreopsis ovata è una microalga che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. È una specie di probabile origine tropicale, individuata in diverse zone del Mediterraneo a partire dalla fine degli anni novanta.

Ostreopsis ovata è praticamente invisibile a occhio nudo: le sue dimensioni variano fra i 27 e i 35 micrometri (μm) in larghezza e fra i 47 e i 55 μm in lunghezza (1 μm= 1 millesimo di millimetro).

Ostreopsis ovata vive nei primi metri vicini alla riva, in acque poco profonde, ancorata alle macroalghe che popolano comunemente le scogliere; non si trova su sabbia e su fondali che degradano rapidamente.  

In condizioni persistenti di alte temperature, elevato irraggiamento solare e scarso moto ondoso o riciclo delle acque, si può verificare la cosiddetta fioritura (o bloom) algale. La fioritura è un fenomeno naturale, durante il quale ogni cellula si duplica, aumentando di numero esponenzialmente in breve tempo. Durante la fioritura Ostreopsis risulta "visibile" anche ad occhio nudo, perché le cellule, riproducendosi, si accumulano sul fondo a formare ammassi filamentosi di colore marrone-ruggine. Raggiunto il culmine della fioritura, il numero di cellule cala repentinamente.   

Durante la fioritura può, in alcune occasioni molto particolari e tuttora allo studio di diversi gruppi di ricerca internazionali, rilasciare una tossina, oggigiorno identificata come ovatossina (parente della palitossina, ma molto meno pericolosa per la salute umana).

La fioritura è una condizione necessaria ma non sufficiente per il rilascio della ovatossina: ci sono stati episodi di tossicità con poche migliaia di cellule/litro, mentre altre fioriture con milioni di cellule/litro sono risultate innocue.

Gli effetti prodotti sull'uomo, causati dal contatto e dall'inalazione dell'aerosol marino, sono temporanei e rapidamente reversibili, e riguardano le prime vie respiratorie; solo talvolta si sono registrati stati febbrili.

Redazione

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