E' senza dubbio uno dei punti di litorale tra i più conosciuti e apprezzati dell'intero litorale ponentino ligure e tra breve tornerà a essere fruibile, grazie a un accurato e appassionato intervento, nella parte sommitale dove si trovano un secolare uliveto e la torretta saracena.
Eppure per Punta Crena non mancano i problemi, ossia quelli legati alla fruibilità della spiaggetta che si trova al di sotto del promontorio, uno scrigno di bellezza naturalistica tanto conosciuto quanto fragile e quindi, di conseguenza, soggetto a precise prescrizioni da parte degli enti che ne devono garantire la conservazione ma che purtroppo per il momento non sarà più accessibile, né da terra né via mare.
Lo stabilisce l'ordinanza firmata lo scorso 29 giugno dal sindaco Ugo Frascherelli con la quale è espresso "il divieto di accesso e permanenza" sulla spiaggia "nonché sul margine della scogliera soprastante", con la quale è stato inoltre predisposta l'installazione, a carico della Sovrintendenza, "lungo il percorso di accesso alla scogliera [..] di un dispositivo dissuasore all'accesso delle persone" e "la rimozione dei manufatti infissi abusivamente lungo la scogliera per agevolarne, in condizioni precarie di sicurezza, la salita e la discesa".
Dopo le frane e alcuni cedimenti di materiale roccioso, nel 2017 il primo cittadino aveva emesso un'ordinanza simile. Dopo alcuni sopralluoghi è però stata rinvenuta una scaletta in acciaio che consentiva di giungere alla caletta. Da qui il provvedimento attuale al quale si aggiungeva un percorso con corde.
"Maggior tutela per gli utenti del promontorio e oserei dire anche dei luoghi - spiega in una nota il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici e al Demanio, Andrea Guzzi -. Le istituzioni si sono mosse in sintonia e collaborazione per impedire l’accesso alla spiaggia attraverso un'improvvisata e illegittima scaletta creata in modo criminale da individui non identificati che hanno ideato un percorso in falesia oggi rimosso da una ditta specializzata".
Nelle scorse settimane sono stati effettuati ripetuti sopralluoghi da parte delle forze dell'ordine e dei tecnici comunali. "Un incontro in Prefettura con tutti gli enti coinvolti per focalizzare l'attenzione sulla tutela delle persone e del sito ha portato oggi a un intervento deciso - aggiunge Guzzi - Questi percorsi non possono essere accessibili. Cartelli, recinzioni, avvisi e le rimozioni di oggi spero siano un chiaro segnale. Chiunque non li rispetti sarà soggetto a responsabilità penali e amministrative".