Attualità - 06 luglio 2023, 12:20

Ripristino Funivie, la Cgil Savona attacca: "Una vergogna tutta italiana, chiediamo risposte concrete"

Il 13 luglio è in programma un incontro a Roma: "Finalmente il Ministero ha battuto un colpo, ma i comuni di Savona e Cairo non sono stati convocati", prosegue il sindacato

"Ex Funivie, una vergogna tutta italiana". La Cgil Savona attacca: "La ricostruzione è ancora ferma al palo. La formazione non è mai partita per la responsabilità della Regione Liguria". 

"Governo, Ministero e Regione diano finalmente risposte concrete. Dopo oltre tre anni e mezzo non sono più accettabili rinvii o rimpalli di responsabilità. Il Ministero, finalmente, è tornato a battere un colpo, rispondendo alla nostra lettera, dopo mesi di silenzi imbarazzanti, in cui sollecitavamo l'organizzazione di un incontro con Regione, Autorità Portuale e commissari"

"La riunione è prevista per il prossimo 13 luglio a Roma alle ore 10 – peccato che nella convocazione non ci sia traccia dei due comuni più interessati, Savona e Cairo Montenotte. Nel frattempo l’infrastruttura è al palo. Sono passati tre Governi (Conte II, Draghi e Meloni) e tre ministri diversi (De Micheli, Giovannini e Salvini), nonostante questo, la ricostruzione dei piloni non è ancora iniziata", proseguono dal sindacato.

"Il Governo e il ministro Salvini, invece di 'cantare alla luna' con fantasmagorici progetti impossibili da portare a termine e poco funzionali per l’intero Paese, iniziassero a risolvere i problemi infrastrutturali che attanagliano l'Italia, soprattutto le aree interne. Criticità che mettono in difficoltà cittadini, lavoratori, studenti e imprese, facendo perdere competitività ai territori". 

"Infine c’è il capitolo riguardante la formazione del personale, soprattutto del nuovo organico che servirà in futuro per garantire la funzionalità dell’infrastruttura e del nuovo sistema di trasporto, movimentazione e stoccaggio delle rinfuse, nonché la sinergia tra ferro, fune e parchi". 

"Da tre anni chiediamo alla Regione un piano di formazione, lo stoccaggio delle risorse e un progetto. In questo arco tempo non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Eppure c’è perfino un ordine del giorno presentato dal consigliere Bozzano del 29 novembre del 2022 che citava testualmente 'per promuovere e agevolare la formazione di personale impiegabile nella logistica e nel trasporto ferroviario'. Dov'è finito? Sanno di cosa parlano? Vero è che il territorio savonese è abituato da troppo tempo a non avere risposte politiche da parte della Regione, ma su questo tema sarebbe il caso di arrivare ad una conclusione", conclude la Cgil Savona. 

Redazione