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Economia | 05 luglio 2023, 07:02

Fonti di riscaldamento alternative al gas naturale: ecco le migliori per un’abitazione nel 2023

Sebbene l’estate in questo periodo abbia preso il sopravvento sulla stagione fredda e non sia più necessario accendere il riscaldamento nelle nostre case, l’attenzione su un argomento che ha preso piede negli ultimi mesi non cala di certo: il costo del riscaldamento domestico è cresciuto in modo notevole per le famiglie italiane negli ultimi 2 anni

Fonti di riscaldamento alternative al gas naturale: ecco le migliori per un’abitazione nel 2023

Sebbene l’estate in questo periodo abbia preso il sopravvento sulla stagione fredda e non sia più necessario accendere il riscaldamento nelle nostre case, l’attenzione su un argomento che ha preso piede negli ultimi mesi non cala di certo: il costo del riscaldamento domestico è cresciuto in modo notevole per le famiglie italiane negli ultimi 2 anni.

Fortunatamente durante l’estate subiremo i rincari previsti del costo del gas in modo minore in quanto il riscaldamento sarà spento, ma l’aumento ulteriore del 5%, pronosticato anche in questo articolo molto interessante, di certo accende un faro sulla questione e ci porta a riflettere su quali siano le alternative.

Per questo motivo nelle prossime righe di questo articolo cercheremo di fornire una panoramica di quali siano le principali soluzioni disponibili oggi in Italia, il loro funzionamento e una stima del risparmio che possono offrire.

Il riscaldamento solare termico: come funziona e quali sono i vantaggi

Una delle soluzioni più utilizzate negli ultimi 3 anni per risparmiare sul consumo di gas è l’installazione di un impianto solare termico.

Funziona grazie a dei pannelli posti sul tetto dell’abitazione che hanno il compito di assorbire più luce solare possibile che, tramite un apposito sistema, avrà poi la funzione di riscaldare un liquido termoconvettore che verrà utilizzato per fornire l’acqua calda all’abitazione.

Sono disponibili anche dei sistemi integrati che hanno la funzione di riscaldare anche l’abitazione. In questo caso potrebbe anche essere molto utile installare un sistema di riscaldamento elettrico a pavimento, che può funzionare sia con il solare termico che con il fotovoltaico (e quindi la corrente elettrica) a seconda del modello scelto.

A tal proposito ci sentiamo anche di suggerire di visitare la pagina dedicata a il riscaldamento elettrico a pavimento sul sito di Warmset, azienda che ci sentiamo di suggerirvi. Qui troverete una spiegazione molto dettagliata sull’argomento e potrete comprendere nel dettaglio il funzionamento di questa soluzione che vi permetterà di sfruttare in modo quasi inesauribile l’energia solare che verrà convertita in energia termica.

Il risparmio del solare termico è considerevole: si stima che la prima soluzione citata possa far risparmiare ad una famiglia fino al 60% in bolletta, mentre un impianto integrato ha un risparmio che si attesta intorno al 40%.

Il fotovoltaico per l’alimentazione di pompe di calore per il riscaldamento

Alternativa simile a quella menzionata in precedenza è il fotovoltaico. Si tratta di un impianto molto simile, composto da pannelli fotovoltaici che hanno il compito di convertire l’energia solare in corrente elettrica.

In questo caso, però, l’energia non viene utilizzata in modo diretto per il riscaldamento, ma serve ad alimentare caldaie e pompe di calore di nuova generazione.

Esistono infatti in commercio caldaie ibride e pompe di calore che funzionano con la corrente elettrica e in questo modo è possibile sfruttare la produzione dei nostri pannelli fotovoltaici.

Si stima che con una pompa di calore, di cui potrete approfondire qui il funzionamento, si riescano a produrre circa 5 kWh di energia termica con un solo kWh di corrente elettrica derivante da fonti rinnovabili e il risparmio si attesta intorno ad un valore compreso tra il 40 e il 70%.

Discorso analogo è quello che riguarda la caldaia ibrida: in condizioni di utilizzo del gas fa risparmiare circa il 35% degli importi in bolletta. Se abbinata ad un impianto fotovoltaico si arriva al 70%, quota analoga a quella della pompa di calore per il riscaldamento.

Il riscaldamento geotermico

Soluzione più complessa è quella che riguarda il riscaldamento geotermico, che sfrutta il calore naturale della Terra.

La realizzazione di un impianto consiste nel posizionamento di una sonda geotermica ad una profondità variabile a seconda della collocazione dell’edificio e al territorio. La sonda ha il compito di attrarre a sé il calore e inviarlo ad una pompa di calore che ha il compito di riscaldare le stanze dell’abitazione.

Il risparmio si attesta intorno all’80% rispetto alle caldaie tradizionali a gas, anche se in questo caso l’operazione risulta più complessa sia a livello realizzativo che di costi.

Possiamo quindi ritenere il riscaldamento geotermico una soluzione maggiormente valida per le case indipendenti che si trovano fuori città e al contempo notiamo che in questo momento gli incentivi legati all’Ecobonus non finanzino tali opere, per cui questo tipo di scelta dovrebbe essere ben ponderato con l’aiuto di tecnici e consulenti specializzati.

Il riscaldamento a biomassa

Alternativa valida per chi abita nelle zone di campagna e lontano dalla città è quella di installare una caldaia a biomassa.

Questa tipologia di caldaia non viene infatti alimentata a gas, ma sfrutta il pellet, la legna, il cippato e altri scarti delle lavorazioni in legno per generare calore tramite la combustione.

Sebbene possa trattarsi di una soluzione alternativa al gas molto valida, l’aumento dei costi del pellet nel periodo Covid sta portando le caldaie a biomassa ad avere una resa e un risparmio leggermente inferiori rispetto a qualche anno fa.

Dall’altra parte una caldaia di questo tipo ha un costo leggermente inferiore rispetto alle soluzioni precedentemente citate ed è quindi possibile ottenere un risparmio maggiormente ravvicinato nel tempo che si attesta tra il 20% e il 50% rispetto all’utilizzo del gas.

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