Ha superato le mille firme, spinta dal vento del tam tam mediatico sui social network, la petizione lanciata online sulla piattaforma change.org dai giovani finalesi per chiedere al sindaco Frascherelli di ritirare l'ordinanza contro lo stop alla musica nei dehors dalla mezzanotte per tutta l'estate.
Adesioni giunte da ragazzi, esercenti, cittadini e anche qualche turista, nonostante questi ultimi (o almeno una certa porzione di essi) nella narrazione spesso finiscano per essere additati come i responsabili di determinate prese di posizione da parte dell'amministrazione comunale. Come appunto quest'ultima.
Una "vox populi" raccolta anche dal gruppo consiliare di minoranza de "Le Persone al Centro" che, in una nota, invitano il primo cittadino a compiere un passo indietro in merito alla decisione assunta: "Non possiamo che essere lieti della movimentazione dei cittadini finalesi e dei turisti che chiedono a gran voce la revoca della così detta ordinanza anti rumore - spiegano - Nel merito ci eravamo già espressi con un nostro comunicato. Al dibattito sui social e nelle piazze, oggi si è aggiunta anche una seguitissima raccolta firme partecipata da giovani ed adulti. Auspichiamo che la raccolta possa ottenere i suoi obiettivi anche se i nostri rappresentanti in Consiglio Comunale non la firmeranno per evitare facili strumentalizzazioni ed evitarne la divulgazione".
L'invito al sindaco Frascherelli è quindi "a gestire il problema con una visione più aperta, attenta alle problematiche cittadine e possibilmente coerente con logiche comprensoriali in modo da non penalizzare l’economia cittadina", sottolineando come egli stesso abbia "pudicamente dichiarato di non condividere totalmente il merito dell’ordinanza ma di temere gli effetti della sentenza di Brescia".
"Da parte nostra non possiamo che auspicare un suo ripensamento dichiarandoci pronti a sostenere il peso politico di questa decisione. Ci sembra una richiesta di equilibrio e buon senso, strumenti sempre utili per risolvere le questioni semplici" chiosano dal gruppo di opposizione.