"Almeno dodici milioni di animali marini che vivono lungo gli 80 chilometri di costa della provincia di Savona, vengono sterminati ogni estate da migliaia di turisti, soprattutto italiani, armati di canne, fucili subacquei, coltelli, arpioni, salai e fiocine".
Cosi commenta in una nota l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) che aggiunge: "E' il calcolo statistico, svolto negli scorsi anni e forse in difetto, che denuncia una strage “annunciata” di pesci, crostacei e molluschi già decimati per l’inquinamento, la diffusione della plastica, la pesca professionale senza limiti e quella sportiva senza regole, l’ancora scarso recupero dei rifiuti sui fondali e delle reti perse o abbandonate".
In una situazione di progressiva sofferenza del mare, denunciata da tempo da tutti gli organismi scientifici del settore a politici ed amministratori sordi, anche i comportamenti personali possono fare la differenza; per questo l’Osservatorio Savonese Animalista lancia un appello a turisti e residenti che frequentano le spiagge: "Non pescate, non raccogliete nulla di vivo in acqua e sul bagnasciuga, insegnate ai vostri bambini a lasciare in pace granchi, meduse, conchiglie e pesci, immergetevi armati solo di maschera e boccaglio ed osservate la meravigliosa vita marina senza ucciderla".