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Politica | 03 luglio 2023, 14:10

Sanità ligure, Azione prepara un convegno per l'autunno

Tempi delle liste d'attesa, gestione della medicina d'urgenza e della neuropsichiatria infantile i temi principali

Sanità ligure, Azione prepara un convegno per l'autunno

Venerdì 16 giugno, il segretario di Azione Carlo Calenda è stato a Genova per un evento pubblico molto partecipato che ha visto la presenza di moltissime persone, tesserati e non, simpatizzanti, personaggi politici e autorità locali. Molti i temi che sono stati affrontati, dalla sanità, all’energia, alle politiche giovanili e regionali.

Durante l’incontro, moderato dal segretario regionale di Azione Liguria Roberto Donno, sono intervenuti, tra gli altri, Adele Taramasso, consigliere comunale e provinciale di Savona e componente del Direttivo Nazionale di Azione (intervento su transizione ecologica) ed Enrico Mazzino, responsabile e coordinatore regionale Dipartimento Sanità Azione Liguria (intervento su priorità in ambito sanitario).

Proprio in questa occasione, Mazzino ha delineato quelle che sono le priorità su cui sta lavorando il Dipartimento Sanità ligure da lui diretto, sotto la guida del coordinatore nazionale Walter Ricciardi, e che saranno oggetto di discussione nel prossimo convegno dedicato proprio alla sanità ligure che si svolgerà nel prossimo autunno, con la presenza di qualificati relatori del mondo della sanità ligure.

Mazzino ha tenuto a sottolineare che l’obiettivo di questo evento non sarà quello di ‘fare polemica e critiche sterili’ ma fare il punto su quello ‘che funziona e non funziona’ in un’ottica costruttiva e propositiva: “La polemica non ci appartiene”, ha replicato più volte lo stesso Mazzino.

Tra le priorità di cui si è parlato, e che saranno oggetto dell’evento autunnale, i tempi delle liste d'attesa, la gestione della medicina d'urgenza e della neuropsichiatria infantile.

LISTE D'ATTESA

"I tempi di attesa per le principali prestazioni arrivano ad avere un ritardo dai 3 ai 24 mesi. I ritardi danneggiano la salute e comportano ovviamente maggiori costi - spiegano da Azione - Il rallentamento delle attività di screening e di diagnostica causate dalla pandemia hanno provocato un calo delle nuove diagnosi e la scoperta di malattie in stato più avanzato. Pensiamo solo alle patologie neoplastiche afferma Mazzino: a causa della pandemia non sono stati effettuati una moltitudine di screening oncologici, ricordiamoci che il costo per patologie neoplastiche rappresenta oltre il 20% della spesa sanitaria complessiva".

"Servono allora proposte concrete per aumentare l’offerta di prestazioni di breve, medio e lungo periodo come, ad esempio, il potenziamento della medicina territoriale, della telemedicina e delle attività di prevenzione" aggiungono.

MEDICINA D'URGENZA

"La situazione nei pronto soccorso italiani è uno degli aspetti più critici dell’emergenza sanitaria - affermano - Molti medici di emergenza-urgenza del SSN si sono dimessi negli ultimi anni. Il lavoro nei pronto soccorso è particolarmente usurante e non viene remunerato come tale. Anche quelli liguri sono sovraffollati, sia per l’insufficienza di personale sanitario che per un numero di accessi superflui ed oltremodo elevato".

"Occorre quindi: potenziare il reclutamento dei medici di Pronto Soccorso; cercare di ridurre gli accessi impropri; cercare di ridurre l'attesa da parte del paziente di un posto letto in reparto dopo la decisione di ricovero; aumentare il numero dei posti letto in linea con la media europea".

NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

"I disturbi neuro-psichiatrici nell'età pediatrica e adolescenziale vedono registrare un aumento davvero esponenziale. Il nostro segretario ha avanzato la proposta di vietare l'accesso ai Social ai minori di 13 anni e permetterne l'utilizzo tra i 13 e i 15 anni solo previo consenso dei genitori - dicono da Azione - Mazzino ha affermato come sia fondamentale prevedere, a livello nazionale, la costituzione di una rete di punti di offerta riabilitativa psichiatrica residenziale per l’immediato ‘post-acuto’ a cui si possa fornire una risposta in tempi ragionevolmente brevi e la necessità di definire un Piano Regionale per la Salute mentale dell’Infanzia e dell’Adolescenza".

"Negli ultimi anni, infatti, sicuramente anche a causa della pandemia da Covid-19, abbiamo assistito a un aumento esponenziale di: ricoveri per disturbi psichiatrici e nella fattispecie: autolesionismo, ideazione suicidaria, tentato suicidio, disturbi della condotta alimentare, ritiro sociale, disturbi del comportamento; disturbi psico-patologici acuti spesso correlati ad una sorta di dipendenza dai social; insufficienza dell’offerta ospedaliera di posti letto per pazienti pediatrici psichiatrici: i pazienti nella fascia 14-18 anni sono gestiti quasi sempre in SPDC per adulti e questo non aiuta, anzi, peggiora notevolmente la condizione patologica e la prognosi del paziente".

L’appuntamento è quindi previsto per il prossimo autunno. "La macchina organizzativa - afferma sempre Mazzino - è già partita, una squadra che vede in prima linea il segretario provinciale genovese di Azione Gianluca Causa e il consigliere di Municipio IX Levante di Genova Marco Santachiara, in coordinamento con il segretario Regionale di Azione Liguria Roberto Donno".

 

Redazione

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