Un ulteriore incontro con al centro la scadenza il prossimo 30 giugno del contratto dei lavoratori precari di Ata.
Ieri si è svolto nella sede dell'azienda tre le organizzazioni sindacali, l'amministratore unico della società partecipata comunale Simona Ferrando e i rappresentanti di Egea Ambiente, Docks Lanterna e Idealservice (che comporranno la società, Sea-s che subentrerà al 49% ad Ata).
Ma la fumata è stata grigia a due giorni dalla conclusione del rapporto di lavoro dei dipendenti a tempo determinato.
"Ata ci ha proposto di firmare per l’ennesima volta l’accordo di prossimità che come al solito, con il ricatto della scadenza del contratto di alcuni lavoratori somministrati che da anni lavorano in regime di precarietà, continueranno il loro status senza nessuna garanzia scritta di una loro stabilizzazione contrattuale da parte di nessuno - dice Danilo Causa, segretario Fit Cisl - L’Ata non lo fa poiché il liquidatore non lo permette, Seas era presente al tavolo e pur apprezzando il fatto che ci sia stata non poteva naturalmente prendersi nessun impegno scritto".
"Noi dal 2021 dopo le ultime assunzioni, chiediamo di rifare un’altra selezione pubblica per dare la possibilità a questi lavoratori di poter partecipare, magari inserendo dei punteggi maggiori per aver lavorato in questo ambito lavorativo e per poter dare finalmente la possibilità di traguardare un lavoro a tempo indeterminato dopo tanti anni di precarietà - prosegue il sindacalista - Anche questo però il liquidatore non lo ha permesso, continuando a passare attraverso le aziende di somministrazione, più costose di un’assunzione diretta ma che lasciano le mani libere a qualsiasi decisione, rimandando la responsabilità del futuro dei lavoratori al sindacato chiedendo di firmare il solito accordo totalmente fuori dalle norme, con il meschino ricatto che senza la nostra firma i lavoratori avrebbero perso il posto di lavoro".
"Ognuno si prenda la sua responsabilità. Noi lo abbiamo sempre fatto, ma in questa fase abbiamo chiesto prima di una nostra eventuale firma una nota da parte del Sindaco, essendo comunque con il Comune di Savona attualmente sempre 'proprietaria' dell’azienda e futura azionista di maggioranza, che magari garantisca la massima attenzione, faccia tutte le pressioni politiche in modo di istituire entro l’anno una selezione pubblica o comunque con una sua responsabilità come committente del servizio, che questi lavoratori e lavoratrici non vengano dimenticati e finalmente concludano con questa continua precarietà traguardando un futuro stabile e più sereno senza sottostare a continui ricatti" conclude Danilo Causa.
Sul tavolo della discussione sono state inoltre richieste nuovamente rassicurazioni sulla composizione della nuova società che andrà a gestire la raccolta porta a porta dei rifiuti dopo i noti fatti che hanno visto coinvolto il gruppo Egea. Non dovrebbero esserci problemi per quanto riguarda il ramo Ambiente, nel caso Idealservice e Docks Lanterna potrebbero con le loro gambe portare avanti il percorso.