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Attualità | 27 giugno 2023, 12:33

Finale spegne a mezzanotte la musica nei dehors. Frascherelli: "Cortocircuito tra turismo impresa e leggi"

L'ordinanza, valida fino al 31 agosto, sulla scorta di una sentenza della Cassazione: l'ente pubblico deve risarcire i privati per eventuali danni alla salute

Finale spegne a mezzanotte la musica nei dehors. Frascherelli: "Cortocircuito tra turismo impresa e leggi"

Stop alla musica amplificata nei dehors dalla mezzanotte alle ore 7 del giorno successivo, dal 30 giugno al 28 agosto fatta eccezione per la serata di Ferragosto e per gli appuntamenti organizzati nel calendario degli eventi estivi.

Lo prevede l'ultima ordinanza adottata dal sindaco di Finale Ligure, Ugo Frascherelli, che si andrà a sommare a quella ormai quasi decennale contro la vendita di bevande alcoliche d'asporto o comunque all'esterno dei dehors e delle attività di somministrazione.

La scelta del primo cittadino arriva sulla scorta di una sentenza della Corte di Cassazione, resa nota alle amministrazioni comunali della provincia dalla Prefettura savonese, nel quale viene riconosciuta la ragione, e quindi il risarcimento, a una coppia di coniugi del bresciano che citarono un Comune del lombardo quale responsabile del rumore prodotto dagli avventori dei locali vicini alla loro abitazione, anche ben oltre l'orario di chiusura degli stessi.

Secondo il massimo ente giudicante dello Stato, infatti, nonostante non vi fosse una legge precisa sul come regolamentare il rumore nelle strade in occasione di assembramenti da movida, è valido il principio secondo cui l'attività della pubblica amministrazione debba svolgersi "nei limiti posti non solo dalla legge, ma anche dal divieto di 'neminem laedere', essendo fonte di responsabilità, specie qualora emergano gravi pregiudizi per i beni primari della salute e della proprietà privata, che gli enti hanno il compito istituzionale di tutelare".

La pubblica amministrazione è quindi "tenuta a osservare le regole tecniche o i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni" come le strade dove appunto si verificano questi episodi, potendo essere quindi condannata in caso contrario "al risarcimento del danno patito dal privato in conseguenza delle immissioni nocive che abbiano comportato la lesione" dei diritti a salute, proprietà e familiarità, agendo "al fine di riportare le immissioni al di sotto della soglia di tollerabilità" che nei centri abitati dopo la mezzanotte è di 55 decibel. Praticamente vicina alla soglia del silenzio.

Sarà quindi un'estate di turismo ma senza uno dei principali elementi di richiamo nei locali che animano la cittadina rivierasca. Una sorta di cortocircuito sul quale ha voluto porre l'accento e invitare a riflettere il legislatore il sindaco finalese: "A fronte di una liberalizzazione delle licenze e di un tempo in cui il Comune non può più contingentare il numero di locali né limitarne gli orari, in un centro abitato è indispensabile mantenere un livello di rumore assimilabile a quello di una zona pressoché silenziosa - precisa Frascherelli - Eliminando la musica amplificata nei dehors dopo la mezzanotte l'intento è di ridurre il rumore di fondo e quindi la percezione di chi vuole riposare e al tempo stesso di divertirsi senza incorrere in altri provvedimenti. Ma siamo in presenza di un cortocircuito che spetta al legislatore risolvere senza scaricare tutto sulle Amministrazioni: o si considera il turismo un'attività industriale, e quindi inevitabilmente rumorosa, altrimenti diventa complicato".

"Non sono assolutamente felice di aver assunto una decisione tale - ribadisce il sindaco - Il mio compito impone però di cercare di mettere in sicurezza l'Amministrazione al riparo dai provvedimenti già adottati nel caso del bresciano".

Mattia Pastorino

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