Partirà subito fortissimo la ventottesima edizione della rassegna letteraria estiva organizzata dall'Associazione CentoFiori dal titolo "Un libro per l'estate" che, lasciata definitivamente da parte la parentesi legata alle limitazioni imposte dalla pandemia e alle regole da seguire, torna nel cuore di Finale Ligure.
Saranno ventiquattro gli appuntamenti in programma, tutti nella location "storica" della centralissima piazza San Giovanni, davanti all'omonima basilica di Finalmarina, che cominceranno proprio nel fine settimana ormai prossimo.
Domenica 25 giugno, a partire dalle ore 21.15 sul palco insieme a Cristina Malavenda protagonista sarà una coppia celebre della tv e del mondo social: parliamo di Selvaggia Lucarelli e Lorenzo Biagiarelli che parleranno del loro nuovo libro edito da Cairo Editore dal titolo "Gli altri litigano per gelosia. Noi per gatti, fiori, foto e ristoranti".
La giornalista ed editorialista de "Il Fatto Quotidiano", nonché volto noto del mondo televisivo, insieme al fidanzato conosciuto social chef e food blogger originario di Cremona salito alla ribalta come giudice del programma di Real Time "Cortesie per gli ospiti – Bed and Breakfast", racconteranno e commenteranno alcuni tratti curiosi della vita di coppia dal loro punto di vista.
«L’amore non è bello se non è litigarello». Così ci ricorda un melenso adagio e così proviamo a trovare consolazione noi poveri mortali quando affrontiamo litigi di coppia, dove la gelosia o i problemi pratici creano crepacci, silenzi e rotture spesso insuperabili.
In questo libro scritto a quattro mani, invece, i nostri autori ci dimostrano come si può essere perfettamente allineati e in armonia su temi seri e problematiche importanti, per poi riempirsi di mazzate – metaforicamente, ben inteso – su argomenti improbabili e situazioni nate spesso da azioni mal calcolate, anche se partorite con fini amorevoli.
Fiori, pavimenti, gatti e ristoranti sono temi sensibili per Selvaggia e Lorenzo, che – con una scrittura parimenti ironica, pungente e divertente – ci fanno un minuzioso reportage delle loro litigate epiche, ognuno con la propria versione dei fatti, ognuno senza alcuna intenzione di cedere terreno alle spiegazioni e alle giustificazioni dell’altro.
Il risultato è un libro che è un po’ un duello, sciabolate di qui e fiorettate di là, nessun colpo al cerchio né tantomeno alla botte, dove ognuno tiene la propria posizione senza arretrare di un passo e dove non esiste un giudice per decretare un vincitore. O meglio, l’editore l’avrebbe voluto, un giudice, che una morale della storia piace sempre, un eventuale accordo di pace anche, ma ha presto capito che gli conveniva avvalersi di un altro proverbio melenso, quello che suggerisce «tra moglie e marito non mettere il dito». O anche che «i panni sporchi si lavano in casa». Editrice, in questo caso.