Giornata del Rifugiato, il Cpia e le storie di riscatto e di rivalsa: la festa in un tripudio di diverse nazionalità

Storie, racconti, viaggi, molto lunghi, paure, riscatto, rivalsa, voglia di far capire alla comunità che sono persone che esistono e possono fare tanto per il nostro paese e la provincia di Savona.

Questi i molteplici sentimenti che si sono sommati ieri in occasione della Giornata del Rifugiato nella festa di fine anno al CPIA, la scuola per adulti di Savona.

Nella serata di ieri nel cortile della scuola di via Pietro Giuria si sono fuse le diverse nazionalità, da chi arriva dalla profonda Africa, passando dal Sudamerica e l'Asia tra la poesia e la musica e i progetti realizzati.

Poi spazio alla sfilata degli studenti che hanno ottenuto la certificazione di lingua italiana con la consegna dei diplomi agli alunni del secondo anno.

"La sfilata degli studenti e poi la cerimonia di consegna dei diplomi sono stati due momenti molto emozionanti di una festa bellissima che ha rappresentato il simbolo di ciò che si fa al CPIA e cioè un incontro di persone, di storie, di provenienze, di sofferenze, di tribolazioni, ma anche di gioie e di speranze. E questi incontri rendono bello questo luogo, illuminato da studenti provenienti da una cinquantina di Paesi - ha detto il sindaco Marco Russo - Se noi allarghiamo ciò che accade in questo cortile a tutta la città, allora si può dire che l’incontro con questi studenti illumina Savona e Savona è grata di questo, perché diventa più bella, più ricca e con un sapore diverso. Grazie a tutto il CPIA, agli allievi, agli ex allievi, agli insegnanti e a tutti coloro che, con un grande impegno, mantengono viva questa realtà".