Rischia di saltare al 2025 il disegno di legge sulla “contro riforma” delle Province per tornare all'elezione diretta dei membri dei consigli provinciali e la creazione di una giunta di tre assessori più il presidente. Se la “controrifroma” dovesse passare nel 2025 , in quell'anno ci sarebbe il doppio appuntamento di provinciali e regionali, ma non è escluso che si vada al 2026, magari alla scadenza naturale dei consiglieri. Quindi, alla chiusura del mandato degli attuali consiglieri, a novembre, le elezioni resteranno di secondo grado, con il voto di sindaci e consiglieri comunali.
Le nuove posizioni che si sarebbero aperte nella giunta provinciale fanno gola a molti consiglieri comunali. L'unico fino ad ora, che avrebbe avuto maggiori certezze di entrare in giunta, per Cambiamo, è Piero Santi, attualmente consigliere comunale a Savona al quale il presidente Toti avrebbe garantito il suolo.
Per le altre cariche si mormora che fossero stati già stati avviati degli incontri tra Pd e il partito di Toti (ancora fresco è quello che ha portato alla conferma di Olivieri alla presidenza di Palazzo Nervi e la vice presidenza a Niero) per la presidenza. Sempre rumors parlavano di Angelo Vaccarezza alla guida di Palazzo Nervi, dopo il suo mandato negli anni dal 2009 al 2014. Ma Vaccarezza ha spiegato a Savonanews “ Mi occupo già del territorio della mia provincia come consigliere regionale".