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Attualità | 19 giugno 2023, 12:10

"Tensione" nella Croce Rosa di Celle, la Direzione dei Servizi: "Non è vero che è stata commissariata, unico obiettivo resta il buon funzionamento di un servizio fondamentale"

Su un episodio legato ad un presunto maltrattamento nei confronti di un milite disabile: "Non è vero che è stata esercitata violenza e non è vero che è stata fatta una denuncia"

"Tensione" nella Croce Rosa di Celle, la Direzione dei Servizi: "Non è vero che è stata commissariata, unico obiettivo resta il buon funzionamento di un servizio fondamentale"

"In seguito agli articoli giornalistici di questi ultimi giorni, si ritiene doveroso precisare quanto segue, anche in considerazione dei contenuti assolutamente non veritieri ed incresciosi che in questa sede si intendono contestare e che si valuterà se contestare anche in altre sedi".

Inizia così la comunicazione della Direzione dei Servizi della Croce Rosa di Celle Ligure a seguito delle problematiche interne all'interno della pubblica assistenza cellese.

"Non è vero che la Direzione dei Servizi è stata commissariata: ai sensi dell’art. 3.2 del Regolamento Interno della P.A. Croce Rosa Cellese questo può avvenire solo a seguito di dimissioni anticipate dell’intera Direzione Servizi e a seguito della delibera dell’Assemblea Militi appositamente convocata, cosa che non è avvenuta. Non sono state presentate dimissioni né è mai stata convocata l’Assemblea Militi. Non è vero che il Presidente ha nominato Commissari, non esistono verbali in tal senso, e ciò perché non ha il potere di farlo al di fuori dei casi previsti da Statuto e Regolamento, che nel caso di specie non si sono verificati" proseguono.

"Ci si chiede poi come possano sorgere dubbi sulla correttezza nell’assegnazione di interventi di manutenzione dei mezzi e della sede, atteso che il responsabile delle manutenzioni è nominato dal Consiglio Direttivo, in persona del Presidente e/o del suo Vice. Auspichiamo ovviamente che le verifiche vengano fatte correttamente, ma ribadiamo che la Direzione Servizi è totalmente estranea alla assegnazione delle manutenzioni, di competenza esclusiva del Consiglio Direttivo - continuano dalla Direzione Servizi della Croce Rosa - La funzione di Centralinista viene assegnata a un Milite appositamente formato scelto dalla Direzione Servizi, Direzione che è responsabile del Centralino e delle conseguenze che ne potrebbero derivare, non è una libera scelta di questo o quel milite che intende occuparsene: la Direzione ha la responsabilità del funzionamento di uno dei fondamentali presidi del servizio e decide per il bene della pubblica assistenza e degli utenti tutti. Non è vero che è stata esercitata violenza, non è vero che è stata fatta una denuncia. I Carabinieri intervenuti su richiesta del Presidente non hanno neanche ritenuto di dover redigere un verbale dell’intervento, stante l’assoluta mancanza di motivi. Il milite interessato anzi ha creato un pericolo per il corretto funzionamento della P.A., e questo a prescindere da qualunque altra considerazione. Ci si chiede per quale motivo, stante l’intervento dei Carabinieri e l’asserita violenza esercitata, non esista una denuncia formale".

"Alla luce di tutto quanto precede, seppur profondamente amareggiati da questi fatti, il nostro unico obiettivo resta e resterà sempre il buon funzionamento di un Servizio fondamentale per la cittadinanza e per il Comune di Celle e non ci faremo intimidire dai metodi utilizzati da soggetti che sembrano invece avere ben altri scopi che nulla hanno a che fare con il bene pubblico, unico motore che dovrebbe muovere le persone a occuparsi di Pubblica Assistenza - concludono - La Croce Rosa Cellese, in nome dei propri militi attivamente impegnati nei servizi quotidiani sulle ambulanze e in sede, ritiene di dover sottolineare ancora una volta che non si riconosce in alcuna formazione politica, contestandone ingerenze o tentativi di interferenza. Gli attestati di stima ricevuti in questi giorni difficili da tutti i cittadini e dai militi che volontariamente dedicano il proprio tempo allo scopo della Croce Rosa sono l’unico motivo che ci spinge ad andare avanti e a contestare con tutte le nostre forze tentativi di imporre volontà estranee al pubblico servizio, e in dispregio dello Statuto e del Regolamento Interno della Croce Rosa. Cogliamo l'occasione inoltre per invitare vivamente tutti i Soci a partecipare all'Assemblea del prossimo 23 Giugno".

Luciano Parodi

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