Attualità - 18 giugno 2023, 07:00

Porto di Vado, 'affondato' il secondo cassone della diga

3 rimorchiatori hanno trascinato e posato sul fondale la struttura in calcestruzzo, nonostante le difficili condizioni meteomarine

A una sola settimana dal posizionamento del primo manufatto, è stato affondato il secondo cassone della diga di Vado Ligure.

Prosegue la realizzazione della barriera frangiflutti a protezione della piattaforma multipurpose e del terminal passeggeri vadese dove, venerdì mattina, 3 rimorchiatori hanno trascinato e posato sul fondale la struttura in calcestruzzo, nonostante le difficili condizioni meteomarine.

I cassoni, realizzati all’interno dell’impianto galleggiante di Fincosit “Dario”, amplieranno la diga che, nella nuova configurazione di progetto, aumenterà di circa 150 metri la larghezza dell’imboccatura di accesso al porto, migliorando così la sicurezza e agevolando le manovre di accosto delle imbarcazioni.

"Grazie al lavoro degli oltre 50 professionisti impegnati nella realizzazione del progetto di Vado, “Dario” potrà essere destinato, entro la fine dell’estate, alla realizzazione dei mega-cassoni per la Nuova Diga Foranea di Genova come previsto da cronoprogramma" spiegano dall'Autorità di Sistema Portuale.

Nella fase uno è previsto lo spostamento dei tredici vecchi cassoni e il riposizionamento degli stessi per proteggere il bacino e la piattaforma dalle onde provenienti da sud est.

L'importo dei lavori si attesta sugli 80 milioni di euro e dovrebbero concludersi entro fine maggio 2025.