Politica - 13 giugno 2023, 17:10

Omaggio a Berlusconi, lo scontro della politica regionale: “Siamo ritornati agli anni di piombo” (Video)

L’assessore Marco Scajola attacca l’opposizione e, in particolare, i consiglieri che oggi hanno lasciato l’aula durante il minuto di silenzio.

La prima eredità della morte di Silvio Berlusconi è sicuramente una campo politico ancor più polarizzato. A livello locale ne sono un chiaro esempio le discussioni in consiglio regionale dove alcuni consiglieri d’opposizione hanno lasciato l’aula durante il minuto di silenzio dedicato al Cavaliere e in consiglio comunale con le simili polemiche tra forze di maggioranza e opposizione.

L’assessore regionale Marco Scajola oggi in aula ha preso la parola e, a nome di tutta la giunta regionale, ha deciso di lasciare l’aula. Non è accettabile, secondo l’assessore, non rispettare una figura come Berlusconi, aldilà delle idee politiche o i giudizi sulla persona.

“Oggi in aula la sinistra ha creato un clima pessimo, un clima da anni di piombo perché si respirava l’odio di parte, non più il rispetto verso gli essere umani e le istituzioni democratiche - dice Scajola - Per noi tutto questo è stato intollerabile quindi come rappresentante della giunta in consiglio regionale ho ascoltato i miei colleghi assessori, i capigruppo e tutti i consiglieri di maggioranza e non si poteva andare avanti nei lavori. 

Non ci sottraiamo mai ai lavori di consiglio, siamo sempre presenti ma oggi non si poteva andare avanti. Vedere dei consiglieri regionali fare quelle dichiarazioni, alzarsi e uscire dall’aula mentre eravamo tutti in piedi per ricordare un ex presidente del consiglio, un uomo che è stato di straordinaria rilevanza a livello nazionale e istituzionale, un uomo che domani riceverà gli onori del presidente della Repubblica e delle massime autorità dello Stato non solo italiano.  

Domani c’è lutto nazionale, forse la sinistra non l’ha capito o non lo sa. Il clima di oggi era intollerabile quindi siamo usciti dall’aula, abbiamo abbandonato i lavori e la sinistra tutta ha perso un’occasione d’oro per dimostrarsi all’altezza di quelle regole civili e democratiche che soprattutto noi che siamo nelle istituzioni dobbiamo rispettare e difendere sempre. Non conta la casacca politica, non conta di chi si parla in quel momento, contano le regole democratiche e le istituzioni.

La sinistra non è matura, non è capace di rispettare le regole”.

Dura la risposta delle opposizioni che criticano la giunta.

“Riteniamo che la scelta della giunta regionale di abbandonare il consiglio in risposta ad alcune scelte personali sia inaccettabile - dice il capogruppo Pd in consiglio regionale Luca Garibaldi - La scelta è di zittire l’opposizione, di impedire la discussione e di impedire i consigli regionali. 

Non era mai accaduto che di fronte a un consiglio regionale ci sia stata una reazione così strumentale da parte della giunta che ha scelto scientemente di non rispondere ai temi posti dalla minoranza.

È stata una discussione strumentale e speculativa rispetto alla morte di Berlusconi. Noi denunciamo un problema politico: l’impedire il libero svolgimento dei consigli regionali. Questo è un problema di democrazia, di tenuta ed è un precedente gravissimo perché tutte le volte che la maggioranza vorrà zittire l’opposizione potrà scegliere di andarsene”. 

Il consigliere Ferruccio Sansa aggiunge:

Durante il minuto di silenzio non c’era nemmeno Toti che era il primo a doverci essere, lui deve tutto a Berlusconi ma gli ha voltato le spalle nel momento in cui Berlusconi era in cattive acque.

Io personalmente non c’ero quando c’è stato il minuto di silenzio ma la questione che viene dopo è molto più seria: la maggioranza ha interrotto i lavori del consiglio regionale per sanzionare una scelta di coscienza che hanno compiuto alcuni di noi non partecipando al minuto di silenzio. Se passa questo principio, che se la maggioranza non è d’accordo con le scelte di coscienza manifestate in aula si interrompono le sedute, è la fine della democrazia in consiglio regionale”. 

Dal M5s arriva il commento di Fabio Tosi:

“Denunciamo da tempo la mancanza di rispetto istituzionale che domina e caratterizza questa legislatura rispetto alla precedente. Questa è la ciliegina sulla torta. Per quanto ci riguarda questo creerà un enorme solco tra noi e loro. Qualsiasi richiesta da parte della giunta verrà cassata  senza se e senza ma perché così non ci si comporta.

Ci sono sensibilità diverse sulla persona di Berlusconi ma siamo tutti qui insieme, questa è una squadra che rispetta le idee degli altri anche quando sono diverse. Loro non hanno fatto lo stesso, non hanno democraticamente  appoggiato le idee diverse di alcuni di noi e hanno preferito abbandonare l’aula.

Ricordo che il consigliere Vaccarezza non partecipò al minuto di silenzio per Sandro Pertini perché quest’ultimo presenziò ai funerali di Tito. C’è chi parla bene ma razzola malissimo”.

Conclude il consigliere Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa:

Ho dichiarato di non partecipare al minuto di silenzio perché non condivido la figura di Silvio Berlusconi, dal punto di vista politico ma anche da come ha trattato le istituzioni.

Le istituzioni non si rispettano a intermittenza e quindi chiedermi rispetto stamattina mi è sembrato fuori luogo. Oggi siamo qui a valorizzare un elemento di unitarietà della politica perché insieme agli altri capogruppo dell’opposizione vogliamo che i consigli vadano avanti perché le cittadine e i cittadini hanno diritto ad avere risposte alle domande che noi facciamo in consiglio regionale. 

L’atteggiamento della giunta è stato strumentale perché il mio e quello di altri colleghi era un gesto personale rispetto ad una persona che ami giudizio non meriterebbe il lutto nazionale. La risposta della giunta è stata politica, aggressiva e minacciosa. Il prossimo consiglio probabilmente non si farà ma per altro tipo di scelte che prenderemo noi”.

I solchi e le divisioni tra maggioranza e opposizioni oggi sembrano più evidenti che mai, l’assessore Scajola, nonostante la polemica di oggi, lascia una finestra aperta: 

“Siamo persone dialoganti a prescindere, ascoltiamo sempre. Se domani mattina ci fossero, cosa che purtroppo non accade mai, delle proposte utili per il bene dei liguri che arrivino anche dall’opposizione noi le ascolteremo e le accoglieremo. Non abbiamo  pregiudizi o stereotipi.

Mi permetto di aggiungere che siamo diversi da loro, come rispetto delle istituzioni ma anche come rispetto verso le persone perché davanti a chi non c’è più tra noi, davanti a un Paese che soffre e che piange la mancanza di una persona che ha segnato la storia di questo Paese è una persona che merita pietà”.