Nell’ultima settimana dell’anno scolastico, la Scuola Primaria “A. Gramsci” di Borghetto S. Spirito ha messo in atto il progetto “Coding a scuola… una settimana … senza problemi!!!” che si è posto come finalità lo sviluppo del pensiero computazionale attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco.
Il coding, infatti, aiuta gli studenti a pensare in modo creativo, stimolando la loro curiosità. Inoltre, consente di imparare le basi della programmazione informatica, insegna a “dialogare” con il computer, a impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo. L’obiettivo è quello educare gli studenti al pensiero computazionale che rappresenta la capacità di risolvere problemi applicando la logica, individuando la strategia migliore per giungere alla soluzione. Quindi, il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding) in un contesto di gioco e poiché, nella scuola primaria, il gioco rappresenta un aspetto fondante dell’azione educativa tutto diventa di facile attuazione. Il coding aiuta i più piccoli a pensare meglio e in modo creativo e stimola la loro curiosità attraverso quello che apparentemente può sembrare solo un gioco, ma principalmente li aiuta a collaborare tra loro poiché le soluzioni vanno sempre a vantaggio dell’intero gruppo.
Durante tutta la settimana (dal 5 giugno al 9 giugno 2023), dopo un approccio al pensiero computazionale sono state proposte attività didattiche innovative favorendo il lavoro di gruppo e utilizzando le nuove tecnologie.
Gli strumenti utilizzati sono vari: dalla lim ai tablet ai robot educativi di cui l’Istituto Comprensivo “Val Varatella” partecipando a Pon e a bandi europei, si è dotato nel corso degli ultimi tre anni. Inoltre, sono state previste sfide di scacchi.
In tale scuola, infatti, da alcuni anni si gioca a scacchi. La pratica scacchistica, oltre alla naturale stimolazione delle competenze logiche, porta all’affinamento dell’intuizione e della capacità di risolvere situazioni problematiche, che produce l’accettazione dei propri limiti e degli insuccessi da un lato e dall’altro il consolidamento dell’esercizio della pazienza, della correttezza, il rispetto delle regole e dell’avversario.
È stato dimostrato, infatti, che l’utilizzo degli scacchi a scuola può essere un valido supporto per lo sviluppo delle competenze matematiche, poiché richiede il saper riconoscere e formulare problemi matematici in situazioni varie, ma favorisce anche l’interazione con gli altri, ponendo i ragazzi di fronte alla necessità di tener conto del punto di vista altrui, superando così il naturale egocentrismo ed aprendosi ad un confronto positivo con gli altri.
Infine, ma sicuramente non meno importante, è stata prevista un’introduzione all’affascinante mondo dei S.A.P.R. (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto), comunemente conosciuti come droni: si tratta di strumenti tecnologici polivalenti, sempre più utilizzati in ambito di ricerca, cinematografico ed hobbistico, la cui caratteristica distintiva è il non richiedere la presenza di un pilota a bordo. Il “posto di comando” è infatti situato sulla terraferma, ed è costituito da un radiotrasmettitore tramite cui il pilota invia disposizioni all’aeromobile ed un sistema di video ricezione costituito da un visore collegato alla fotocamera frontale del drone: insieme questi consentono il volo cosiddetto in prima persona (FPV, First Person View): tale sistema consente al pilota di guidare il drone come se fosse seduto all’interno dell’abitacolo. Questa categoria di velivoli si affianca ad altre tipologie il cui scopo primario è quello dell’acquisizione video piuttosto che del pilotaggio. I sistemi equipaggiati su questi aeromodelli consentono un controllo del mezzo parzialmente assistito, adatto quindi ad un pubblico più ampio, essendo supportati da un sistema di geolocalizzazione (GPS) che si traduce in una maggior semplicità di controllo. Con questi droni è possibile pianificare il percorso e le azioni da compiere grazie ad una programmazione anticipata via software che viene eventualmente corretta o affinata dal pilota durante la missione.
Durante la presentazione i bambini hanno potuto osservare da vicino questi oggetti tecnologici, comprenderne i principi di funzionamento, scoprire i vari campi di utilizzo e le differenze tra i modelli ed infine sperimentare una prima esperienza di volo FPV.