Permettere di godersi la meraviglia delle nostre spiagge a 360 gradi a tutti, a prescindere dalle difficoltà che una disabilità, non solo motoria ma anche visiva o cognitiva, porta con sé.
Questo l'obbiettivo de "Il mare per tutti" che ieri (sabato 10 giugno, ndr) a Finale ha visto la "messa a terra", o per meglio dire in questo caso "in acqua", di due iniziative previste nell'ambito del progetto finanziato da Regione Liguria per il quale i comuni costieri del Distretto Sociosanitario 5 da Loano a Finale hanno ottenuto, in forma associata, un finanziamento da oltre 500mila euro da impiegare in una serie di iniziative volte all'inclusione e a una sempre maggior accessibilità ai litorali, in particolare nelle porzioni di spiagge libere attrezzate.
Un progetto nel quale sono coinvolti non soltanto gli enti amministrativi. Protagonista nell'inaugurazione di una barca a vela accessibile a tutti è stata infatti la Lega Navale Italiana finalese la quale "si occupa fin dalla sua fondazione di sociale", ha ricordato, insieme a tutti i progetti già avviati dalla sezione nel tempo, il presidente onorario Bruno Zupo.
A varare il natante, che sarà ora parte integrante della flotta a disposizione della LNI insieme ad altre dotazioni inclusive come le sedie per il bagno in mare di persone disabili, è stato Luciano Pesce di ANMIC accompagnato da un decano dei velisti finalesi, Giovanni Baldi: "Un'esperienza entusiasmante, erano 30 anni che non provavo l'emozione di veleggiare in mare, ho provato anche l'esperienza del timone. Purtroppo c'è stato poco vento e ci è toccato remare un po' di più, però è stato veramente emozionante".
Nel pomeriggio il taglio del nastro è stato invece per l'info point dedicato alle vacanze accessibili nei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, al cui interno è stata allestita temporaneamente la mostra fotografica "Coffee Dream Team" realizzata dal professor Paolo Tavaroli con protagonisti alcuni studenti con disabilità dell'alberghiero di Alassio.
Inclusività e accessibilità sono quindi stati i due concetti toccati dai rappresentanti dei comuni coinvolti dal progetto che vede Pietra Ligure orgogliosamente capofila e che ha nella sua missione diversi obbiettivi. Dal potenziamento delle attrezzature e dei servizi nelle SLA, come ad esempio il servizio di accompagnamento, migliorare la possibilità di fruire di esperienze turistiche uniche ma spesso a disposizione solamente di persone normodotate, l’avviamento al lavoro nel campo turistico e culturale di persone con disabilità, ma anche formazione.
Per questo nel progetto sono coinvolte anche Bandiera Lilla e ANFFAS perché, come ha ricordato l'assessore Bricchetto, "non bastano le attrezzature per rendere le nostre spiagge davvero accessibili e inclusive, serve anche un certo livello di empatia in chi si rapporta con l'ospite".
Proprio il presidente di ANFFAS Albenga, Luca Ansaldo, ha ricordato come sia previsto nell'ambito del progetto l'inserimento su alcuni litorali di figure quali un bagnino, esperti di attività motoria e un fisioterapista formati per garantire servizi per coloro che non possono accedere al mare ma vogliono godersi qualche ora al sole nelle spiagge.
Non solo. "Mare per Tutti", come ha ricordato Ansaldo, ha permesso l'attivazione di tirocini formativi per ragazzi fragili sollevando una questione annosa di freno alla soluzione del problema dell'inclusione: "Le differenze di fondi impiegati relativamente ai diversi Comuni è un problema. A livello regionale sarebbe utile creare un protocollo condivisibile e non legato solamente ai bilanci".
Per questo il gioco di squadra di Finale, Borgio Verezzi, Pietra e Loano è stato determinante nell'aggiudicarsi i fondi del bando, "portando avanti progettualità che un singolo Comune non è in grado di fare" ha aggiunto il vicesindaco loanese Bocchio.
"Pensare a una progettualità sociale che guarda anche al turismo non è facile - ha affermato l'assessore ai Servizi Sociali pietrese, Marisa Pastorino - abbiamo raccolto la sfida con un progetto che ha colpito nel segno e c'è una comunità ampia a livello di distretto che sa lavorare insieme. Andiamo oltre i confini dimostrando di essere inclusivi in senso ampio".
"E' bello avere un info point che parli di sociale, non dobbiamo mai stancarci di parlare di inclusione in tutte le sfaccettature possibili. Sull'inclusione non si scherza, queste sono necessità che si percepiscono tutti i giorni a ogni amministratore. Inclusione significa comprendere quali siano i potenziali problemi prima che si palesino e trovare le soluzioni" ha chiosato il consigliere regionale Alessandro Bozzano sottolineando quindi il lavoro tra amministratori di diversi livelli.