Mario Carrara, consigliere comunale di minoranza a Pietra Ligure, in occasione dei futuri Consigli comunali presenta due interrogazioni legate al tema della depurazione delle acque.
Nella prima interrogazione, l'esponente d'opposizione cita il 2⁰ "Protocollo d'intesa", allegato alla delibera approvata dalla Giunta Comunale di Pietra Ligure il 4 Gennaio 2022, nelle cui premesse si legge: "Il Consiglio di Amministrazione di SA, riunitosi in data 28/04/2021, e successivamente l’Assemblea dei Soci di SA tenutasi in data 28/07/2021, hanno approvato il business plan che evidenzia la sostenibilità della realizzazione di investimenti per complessivi circa 5 milioni di euro per i lavori relativi all’intervento di collettamento dei comprensori di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e della Val Maremola, le cui fonti dovrebbero trovare origine dalla quota di tariffa destinata ad investimento e dall’accensione di un mutuo di 1,5 milioni di euro, ciò grazie all’efficacia della capacità d’incasso…".
Carrara cita inoltre il Dispositivo, n⁰3: "La tariffa applicata da….. Servizi Ambientali sarà incrementata, in ogni caso, negli ammontari massimi possibili, secondo la normativa via via vigente e, comunque, nel 2020 dell’8,5%, nel 2021 del 17,6% e per il 2022 del 27,6% (ammontari cumulati, base 2019)".
A fronte di quanto citato, il consigliere di minoranza chiede formalmente di sapere: "Se gli incrementi tariffari, citati al sopra scritto punto 3 del dispositivo, siano già "operativi" ed applicati nelle correnti bollette. Se sì, se essi, essendo riferiti ad annualità "pregresse" e "retroattivi", vengano richiesti in pagamento nelle bollette tramite "conguagli". Ciò al fine di una loro intellegibile individuazione; Se gli incrementi tariffari medesimi riguardino e siano limitati solo alle voci relative alla "depurazione", oppure siano "estesi" e "spalmati" su tutte le voci contenute in bolletta, anche quelle relative alla fornitura della materia prima, l'acqua".
Carrara richiede inoltre "Se gli stessi incrementi tariffari di cui sopra, siano "applicabili" o già "applicati" nei confronti dei soli cittadini-utenti dei Comuni per i quali dovrebbero essere realizzati i lavori di collegamento col depuratore di Borghetto S.Spirito, oppure nei confronti anche di tutti gli altri cittadini-utenti dei Comuni nei quali "Servizi ambientali" e "A.P.S. gestiscono i servizi idrici; Se il mutuo di €. 1.500.000, previsto al punto "g" delle Premesse al "Protocollo d'intesa", quale altra fonte di finanziamento per l'effettuazione dei lavori medesimi sopra citati, sia poi stato effettivamente "acceso" o meno, da chi di competenza".
La seconda interrogazione riguarda invece il mutuo dei Comuni della Val Maremola e di Borgio Verezzi finalizzato alla realizzazione del collettamento: "Dal verbale della riunione del 29 Maggio 2021 tenutasi tra i Sindaci di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e della Val Maremola con i rappresentanti delle Società gerenti i servizi idrici, risulta che il Sindaco De Vincenzi lamenta il fatto che a quella data non siano ancora partiti i lavori per il collettamento dei reflui al depuratore, nonostante i Comuni abbiano '...già versato nel tempo alla società circa 11,5 milioni di euro complessivamente, sopportandone anche i debiti…' - spiega il consigliere comunale - Inoltre, il Sindaco di Giustenice, Mauro Boetto, in un altro successivo contesto di pubbliche dichiarazioni dei Sindaci riuniti in merito alle stesse problematiche ha dichiarato: "...Purtroppo questi soldi negli anni sono stati usati per altre attività: sono scelte fatte, c’erano priorità ed esigenze diverse; ma quel mutuo aveva una finalità e tutti i soldi versati dai cittadini (circa 12 milioni di euro) sono stati usati per altro'".
A fronte di ciò, Carrara chiede di sapere: "Quali siano gli estremi identificativi del mutuo al quale viene fatto riferimento più sopra; se l'ente o l'istituto erogante era soggetto di diritto pubblico o privato; chi accese, a suo tempo, quel mutuo: se i Comuni di Pietra Ligure, Borgio Verezzi e della Val Maremola consorziati, che ne conferirono, poi, la gestione alle società gerenti i servizi idrici. Oppure: direttamente la società, operativa in quel periodo gerente i servizi idrici, ripartendone il peso finanziario tra i Comuni beneficiari dei lavori per i quali il mutuo veniva acceso. In ogni caso: qual era la ripartizione 'proporzionale "pro quota" del peso dei ratei da pagarsi a carico dei rispettivi Comuni".
Vengono richiesti poi ulteriori chiarimenti in merito al "piano finanziario dello stesso mutuo, in particolare riguardo alle voci concernenti il collegamento dei territori di Pietra Ligure, Borgio e Val Maremola al depuratore di Borghetto S.Spirito; quale sia l'effettivo importo del mutuo che avrebbe dovuto servire per effettuare i lavori di collegamento col depuratore di Borghetto S.Spirito: se 11,5 milioni di euro, come ha affermato il Sindaco De Vincenzi; oppure, 12 milioni di euro come, invece, ha dichiarato il Sindaco di Giustenice Mauro Boetto. Oppure: altra cifra, diversa dalle due prima citate".
Carrara richiede infine "A che cosa, a quali debiti si riferisca il Sindaco De Vincenzi nella sua dichiarazione di cui sopra, quando afferma: '...sopportandone anche i debiti…'".