Via all'affondamento del primo cassone a servizio della diga foranea nel bacino portuale di Vado Ligure.
Ieri si è svolta la prima operazione. Nella fase uno è previsto lo spostamento dei tredici vecchi cassoni e il riposizionamento degli stessi per proteggere il bacino e la piattaforma dalle onde provenienti da sud est.
"Oltre ai 13 cassoni esistenti ne sono stati realizzati 4 nuovi. All'interno del bacino di prefabbricazione hanno preso forma, sono stati varati, allestiti e oggi (ieri. ndr) siamo in corsa di posa nella posizione di progetto del primo dei 4 cassoni" ha detto il direttore dei lavori Filippo Serafini.
Il cassone è stato così trainato nella posizione prevista dal progetto ed è stato "affondato" con delle pompe che lo hanno riempito d'acqua. Lo stesso si è posato sul fondale ad una profondità di circa 24 metri e mezzo, sulla sommità di una montagna di materiale lapideo che trova le sue radici a circa 50 metri di profondità sul fondale.
La realizzazione della nuova diga ha lo scopo di proteggere il bacino portuale e di migliorare l'accessibilità marittima. L’intervento insisterà su fondali con profondità variabile da 35 a 49 metri e consentirà di aumentare di circa 150 metri la larghezza in corrispondenza dell'imboccatura, migliorando la sicurezza e agevolando le manovre di accosto alla Piattaforma Multipurpose e ai vicini terminal traghetti/RoRo.
L'importo dei lavori si attesta sugli 80 milioni di euro e dovrebbero concludersi entro fine maggio 2025.