Attualità - 08 giugno 2023, 18:15

Depurazione addebitata in bolletta, anche Onda Ligure Consumo contro Servizi Ambientali: "Tariffa illegittima"

L'associazione invita il gestore "a non addebitare illegittimamente la quota di depurazione agli utenti interessati e ad instaurare un tavolo conciliativo per la ripetizione delle somme indebitamente percepite negli anni passati"

Bollette con costi per la depurazione delle acque non dovuti, interviene l'avvocato Giulio Muzio nella qualità di legale dell'Associazione Onda Ligure Consumo&Ambiente E.T.S.:

"La recente assemblea pubblica svoltasi a Pietra Ligure su iniziativa del Consigliere Comunale Sig. Mario Carrara, ha posto in evidenza la drammaticità della situazione inerente il trattamento dei reflui a servizio dei Comuni di Pietra Ligure-Borgio Verezzi- Val Maremola, nonché le incongruenze dei supposti investimenti e il grave ritardo nel prospettato cronoprogramma imputabili al gestore Servizi Ambientali S.p.a. per la realizzazione delle opere di collettamento all'impianto di Borghetto Santo Spirito - si legge in una nota stampa - L'Associazione non può non constatare la violazione della normativa di cui alla Direttiva 91/271 CE e delle disposizioni del Testo Unico Ambientale in tema di attività di depurazione dei reflui medesimi. A motivo di detto grave inadempimento, invita il Gestore a non addebitare illegittimamente la quota di depurazione agli utenti interessati dal caso e ad  instaurare un tavolo conciliativo con le Associazione a Tutela del Consumo per la ripetizione delle somme indebitamente percepite negli anni passati". 

"Si rammenta quel principio fondamentale espresso dalla Direttiva n.2000/60/CE, secondo cui 'L'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale', a cui segue la comunicazione COM (2014) 177, la quale ribadisce che l'Acqua potabile e i servizi igienico- sanitari sono un diritto universale. L'acqua è un bene comune non una merce" si legge in conclusione. 

"Come è inequivocabilmente emerso dalle risultanze dell'assemblea pubblica del 29 Maggio, i costi della stessa depurazione nelle bollette, che incidono per oltre il 40% del totale delle stesse, costringono i cittadini-utenti a sacrifici economici pesanti ed ingiustificati per un servizio, quello della medesima depurazione, che viene richiesto in pagamento senza esser effettuato come corrispettivo - aggiunge il consigliere Mario Carrara - Per di più, le gravi inadempienze e le responsabilità gestionali nella effettuazione di tutti i lavori inerenti la depurazione inducono ad ipotizzare tempi ben dilungati e non certo immediati nella risoluzione di queste ultime problematiche, con la conseguenza che perdureranno ancora scarichi a mare di reflui non depurati ma solo assoggettati ad un sommario pretrattamento, con la continuazione di una situazione di sostanziale inquinamento marino".

"Questo rappresenta il primo passo concreto verso il ripristino di una corretta bollettazione dell'acqua e verso la restituzione di soldi che non avrebbero dovuto esser pagati nelle bollette precedenti ed attuali - conclude il consigliere pietrese di minoranza - Quindi, quando saremo finalmente in possesso delle informazioni e degli elementi necessari per individuare le responsabilità cui ascrivere questa incresciosa situazione, ci muoveremo di conseguenza".

Redazione