Sicurezza, stipendi e manutenzione dei mezzi senza aria condizionata.
Queste le criticità che hanno portato le organizzazioni sindacali e i lavoratori di Tpl ad incrociare le braccia per 24 ore oggi, 3 giugno, nel pieno del weekend del ponte della Festa della Repubblica.
L'rsu aziendale e i sindacali hanno così presidiato questa mattina la zona della Torretta tra via Gramsci e Piazza Leon Pancaldo.
"La vertenza condotta dalla rappresentanza sindacale e dai lavoratori di Tpl Linea riguardante le problematiche dei lavoratori sulla sicurezza, sui salari e sul futuro del trasporto pubblico nella provincia di Savona ha prodotto il raggiungimento di due importanti intese con la Provincia e con il Comune di Savona - hanno specificato i sindacati - intese che contengono oltre all’affidamento tramite il nuovo contratto di servizio a TPL Linea per 10 anni dell’intero servizio provinciale, importanti impegni di sviluppo della società nella gestione dei servizi aggiuntivi come i servizi scolastici, della sosta, turistici e inoltre all’impegno nella ricerca di indispensabili finanziamenti e predisposizione di progetti di sviluppo della mobilità".
"Dopo il raggiungimento di queste intese l’azienda ha stabilizzato i contratti a termine dei lavoratori e continuato ad assumere con contratti stabili a tempo indeterminato e detto ciò rimangono però nodi da sciogliere ma come da noi più volte denunciato risultano ancora carenti ed inoltre non sono stati mantenuti tutti gli impegni presi in Prefettura - proseguono rsu e organizzazioni sindacali - Cosa ancora più grave la Presidente nell’ultimo incontro ha comunicato che i 16 milioni all’anno, stanziati per gestire l’in-house, non sono sufficienti, la bigliettazione risente ancora del 30% in meno e per i mezzi elettrici che dovrebbero arrivare a breve, non sono ancora stati installati gli impianti per farli funzionare".
"Resta inoltre l’urgenza di migliorare lo stato di manutenzione dei mezzi ad oggi in servizio e la rivalutazione di molte indennità delle buste paga ormai ferme da decenni. Nonostante i pesanti risparmi in alcuni settori aziendali il bilancio del 2022 chiuderà con un passivo di 1,5 milioni di euro sicuramente dovuto a contributi insufficienti destinati al trasporto pubblico ma soprattutto alle innumerevoli mancanze nella gestione" concludono unitariamente.
Proprio mercoledì scorso è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni d'interesse per la nomina nel consiglio d'amministrazione di Tpl. Ne sarebbero state presentate 11 e nei prossimi giorni si potrebbe stabilire chi succederà al cda presieduto dall'attuale presidente Simona Sacone.