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Politica | 01 giugno 2023, 13:28

Slow Fish, il ministro Lollobrigida sulla riduzione di plastiche: "Oggi non è idonea"

Il ministro della sovranità alimentare a Genova: "Non serve se non si fanno scelte omogenee in altre parti del mondo". Petrini: "Come possiamo parlare di sistema marinaro, se è compromesso?"

Slow Fish, il ministro Lollobrigida sulla riduzione di plastiche: "Oggi non è idonea"

Abbiamo chiesto all'Europa di lavorare sulle vicende legate all'utilizzo di plastiche, facendo delle scelte che non cambino ogni volta in maniera radicale. L'Italia oggi è leader per il riciclo, in Europa siamo stati in grado di anticipare gli obiettivi di diversi anni, crediamo che quella sia una strada che ha visto l'Europa investire anche con il Pnrr. Limitare o abolire l'uso delle plastiche non lo riteniamo oggi idoneo, specie se nel resto del mondo non si fanno scelte omogenee a questa”. Così il ministro dell'agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, intervenuto questa mattina all'inaugurazione dell'undicesima edizione di Slow Fish, in corso fino al 4 giugno al Porto Antico. 

Prima di Lollobrigida, era arrivato l'appello del fondatore di Slow Food Carlo Petrini contro l'utilizzo delle plastiche. “La plastica serviva per i manufatti solidi, ma oggi abbiamo un'esplosione di microplastiche e il 30% va in mare. Possiamo parlare di sistema marino se il sistema è compromesso? Genova deve diventare un punto di riferimento dei comportamenti virtuosi”. Aveva detto Petrini dal palco.

Stiamo lavorando in Europa  per avere una risposta che salvaguardi la sostenibilità ambientale, ma anche quella produttiva perché il modello che le veda viaggiare in parallelo può garantire un modello di sviluppo e sociale che va sempre mantenuto”, ha tagliato corto il ministro che ha parlato anche della questione relativa al divieto deciso dal governo italiano, di importare, produrre e commercializzare il cosiddetto cibo sintetico. Lo ha fatto facendo un esempio, quello del pesce di cartone, che ha destato interesse tra gli spettatori presenti alla piazza delle feste.

Il pesce di cartone non esiste, - ha poi precisato - ogni tanto esce qualcuno con il racconto che si realizzano pesci in 3d con la stampante. Credo che il pesce debba continuare a nuotare nei mari, nei laghi e nei fiumi e che quello sia il modello corretto da seguire, implementando magari l'acquacoltura, anche su questo l'Italia ha fatto passi avanti in maniera importante, tutelando la natura anche su questo perché immaginare di sostituire i processi naturali con quelli realizzati in laboratorio porta a diverse criticità dal punto di vista potenziale di rischi per la salute, per questo abbiamo vietato in Italia la commercializzazione, la produzione e l'importazione di questi prodotti perché non è garantita la salute pubblica. Dove mancano allevamento, pesca e agricoltura il territorio non viene mantenuto meglio, è dimostrato nelle nostre aree interne, quando sono private dall'agricoltura vedono un dissesto idrogeologico maggiore. Non vogliamo un mondo in cui i ricchi possano continuare a mangiare bene e in cui ai poveri vengano propinate sostanze che non producono ai loro organismi effetti positivi. Ci sono già società che non hanno messo la qualità al centro dell'alimentazione e i danni alimentari sui cittadini sono evidenti”.

Lollobrigida ha poi parlato della decisione di limitare la pesca sul Mediterraneo.

Il Mediterraneo è un mare piccolo, immaginare di ridurre lo sforzo di pesca dei nostri pescatori europei nello stesso bacino dove pescano senza regole le marinerie dei paesi terzi, è inutile e le cose inutili spesso possono diventare dannose. Così è stato per la nostra economia e per la nostra impresa. I danni arrecati al nostro mondo della pesca sono evidenti. Bisogna essere razionali, fare riferimento alla necessità di garantire una pesca sostenibile ma che non penalizzi solo i pescatori, perché ogni nave disarmata da questa parte viene armata dall'altra parte del mare pescando nello stesso bacino”.

Il ministro ha infine parlato del decreto Made in Italy: “Abbiamo poche multinazionali, poca quantità di prodotti, ma la qualità ci rende fortissimi. Dobbiamo difenderla perché ce la imitano nel resto del mondo e questo dobbiamo contrastarlo. Allo stesso modo va centrata la comunicazione del nostro modo di produrre che porta alla qualità come percorso naturale e storico e questo è il modello che abbiamo inserito nel decreto 'Made in Italy' che racchiude tante iniziative difensive, ma anche di costruzione di un sistema che garantisca alle nostre imprese di poter avere il giusto sostegno”.

All'inaugurazione è intervenuto anche il presidente della Regione Giovanni Toti

Slow Fish viene ospitato di nuovo a Genova, e credo che non si potrebbe svolgere in altro luogo del mondo se non qui: Liguria e mare sono due realtà connesse, come raccontano la nostra storia e la nostra economia, fatta di nautica, portualità ma anche del grande lavoro di pescatori e artigiani. Queste realtà stanno producendo una crescita più alta di quanto ci aspettavamo, a livello regionale e nazionale: la Liguria cresce anche di più di un’Italia che sta facendo meglio di Francia, Germania e persino Stati Uniti, segno che questo rapporto con il mare, coltivato in tutti questi anni, sta dando i suoi frutti”. 

La Liguria - continua - vive del suo rapporto con il mare ma sa anche proporre un ambiente speciale, capace di unire la bellezza delle sue coste, anche quest’anno record di Bandiere Blu, alle bellezze del suo interno, con un’integrazione unica tra mare ed entroterra: ad esempio, è stata la prima Regione a introdurre politiche per sostenere le botteghe dell’entroterra, e la nostra promozione turistica sta puntando molto sui nostri parchi. Slow Fish si conferma inoltre una grande vetrina per le nostre specialità e le eccellenze della nostra tradizione enogastronomica, un appuntamento che racconta il fascino della Liguria unendolo al concetto di sostenibilità. Un messaggio, quello dell'unicità dei panorami liguri e dell’armonia con l’ambiente marino, che abbiamo scelto anche come slogan del nostro stand, 'Mare di Liguria, naturale bellezza', pronto ad accogliere i visitatori al Porto Antico di Genova: artigianalità, buon cibo e ambiente sono fondamentali per lo sviluppo e l’attrattività del nostro territorio”.

Francesco Li Noce

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