Sono divisi i militanti della Lega del Savonese. C'è chi vorrebbe un confronto sull'esito delle ultime elezioni amministrative e su alcune scelte politiche sbagliate e chi, invece, non intende mettere in discussione le strategia su un territorio sotto l'ala di Francesco Bruzzone e di Paolo Ripamonti.
Intanto sulla stampa nazionale e locale quello che gli avversari politici definiscono la "sistemazione" di alcuni leghisti, rimasti fuori gioco alle ultime politiche, fa storcere il naso a molti che preferirebbero un maggiore interesse alla politica del territorio (l'assunzione a tempo determinato della segretaria provinciale Sara Foscolo nello staff della Giunta Bucci, con Stefano Garassino, è comunque stata fatta dopo che hanno risposto ad un bando pubblico, in base all’articolo 90 del Testo unico degli enti locali).
Gli ultimi risultati elettorali della Lega dimostrano la debolezza del Carroccio quando il centrodestra non è unito e quando riemergono vecchi rancori, vedi il Comune di Carcare dove sul voto a Mirri avrebbe pesato quella crisi di anni fa che aveva portato al commissariamento del Comune e che alcuni leghisti non hanno dimenticato. Il Carroccio locale si è affrettato a smentire che si fossero indirizzati gli elettori a boicottare il voto a favore del centrodestra.
A Laigueglia il l'ex sindaco, Roberto Sasso del Verme, a lungo segretario provinciale del Carroccio sostenuto dall’ex senatore leghista Paolo Ripamonti, ha pagato i conflitti tra il Carroccio e l’ala moderata del centrodestra, a Laigueglia, ma anche nel resto della provincia.
Ora il partito deve lavorare alle elezioni, avere i nomi, fare le strategie per il voto delle amministrative del prossimo anno, per le Europee e, se dovesse passare la legge di controriforma delle Province, anche a Palazzo Nervi.
Per convocare il direttivo provinciale la segretaria Foscolo avrebbe preferito aspettare egli esiti dei ballottaggi a livello nazionale.