Venerdì 26 maggio alle ore 21 nella Chiesa parrocchiale San Dalmazio Martire, nel quartiere Lavagnola, Virginio Fadda si esibirà nel concerto "L'arciliuto nell'età barocca". Il musicista eseguirà brani di Kapsperger, Melii da Reggio, Frescobaldi e Bach. L'ingresso sarà ad offerta libera a sostegno del rifacimento del tetto della chiesa stessa.
L'arciliuto è uno strumento cordofono di grandi dimensioni, derivato dal liuto e caratterizzato dalla presenza di alcune corde di bordone, più lunghe e gravi, a fianco delle normali corde da premere. I modelli risalenti fino al 1620 avevano tipicamente undici coppie di corde, di cui sei o sette tastate. Nell'opera "Intavolatura di liuto" del 1623 il compositore bolognese Alessandro Piccinini se ne attribuisce la paternità.
Il suo utilizzo era generalmente limitato nelle esecuzioni cameristiche all'accompagnamento nei complessi strumentali e del canto solista, anche se non mancano brani solisti nella letteratura musicale. In generale per arciliuto si intesero tutti quei tentativi svolti sul liuto tradizionale allo scopo di aumentarne l'estensione, grazie all'aggiunta di corde fuori dal manico. In questo modo nacquero tre tipi di liuti estesi che rientrano nella categoria degli arciliuti: il chitarrone, la tiorba, il liuto attiorbato.