Una lettera inviata alla Procura della Repubblica di Savona e per conoscenza ad Anas, al presidente della Regione Giovanni Toti, all'assessore alla protezione civile Giacomo Raul Giampedrone, al presidente della Provincia Pierangelo Olivieri e al sindaco Caterina Mordeglia.
A scriverla il consigliere di minoranza Jacopo Abate con al centro la situazione del rio Santa Brigida e i lavori di adeguamento idraulico che verranno conclusi dopo l'estate dopo anni di attesa.
In questo momento l'impresa appaltatrice sta smantellando il cantiere così da liberare anche il voltino di via Aicardi chiuso per via dei cedimenti che avevano subito le abitazioni sovrastanti (leggi QUI).
"Visto il cambiamento climatico in atto, che negli ultimi anni sempre più frequentemente ha portato come conseguenza il verificarsi di eventi meteorologici estremi come quello occorso negli ultimi giorni in Emilia Romagna,con la presente voglio portare alla vostra attenzione una situazione di estremo pericolo rappresentata dal Rio Santa Brigida di Celle Ligure - ha detto Abate - Il Rio in oggetto è stato classificato dalla Regione come corso d’acqua ad alto rischio e sono stati concessi dalla stessa, in favore del Comune, ben due contributi che hanno permesso di allargare l'alveo e sistemare il rio prima nel tratto a mare tra Aurelia e Piazza Pietro Costa e in seguito a monte tra Piazza Volta e la via Aurelia trattandosi in entrambe i casi di tratti di strada di competenza comunale".
"Il tratto intermedio del suddetto Rio compreso tra la fine di Via Santa Brigida e Piazza Pietro Costa è di competenza Anas che, nel costruire la via Aurelia lo aveva tombinato, riducendone la portata e andando a compromettere in parte il deflusso naturale del torrente - prosegue il consigliere fuori uscito da qualche mese dal grupo Uniti per Celle - Anas tre anni fa si era fatta carico della messa in sicurezza del tratto di Rio di propria competenza partendo dalla parte più a monte e proseguendo verso il mare la ditta incaricata a causa delle lavorazioni in corso ha danneggiato alcune case. Da quel momento i lavori sono stati sospesi ed è iniziato un lungo iter giuridico tra i privati proprietari delle abitazioni, Anas e impresa. Allo stato attuale la situazione idraulica non può che essere peggiorata non essendo stati completati i lavori di messa in sicurezza degli ultimi 50 metri. In caso di forti piogge l’acqua andrebbe incontro ad una strozzatura, la pressione che si andrebbe a generare in quel punto potrebbe danneggiare ulteriormente le abitazioni e fare esplodere la tombinatura dell’Aurelia allagando il paese".
"E’ evidente che il cambiamento climatico in atto espone il territorio sempre più frequentemente a fenomeni atmosferici violenti e non del tutto prevedibili e controllabili. Pertanto con la presente chiedo si intervenga tempestivamente ai fini della messa in sicurezza definitiva del Rio Santa Brigida" conclude Jacopo Abate.