"Ad oggi la Val Bormida non ha rete, personale, distretti, medici e infrastrutture per poter vedere funzionare un ospedale di comunità. E' un altro territorio, che poteva e doveva, e può ancora avere un pronto a soccorso".
Cosi commenta il gruppo di opposizione +Cairo che aggiunge: "Ci sono ambiti dove riformare non può e non deve significare abbandonare o smantellare ancora prima di attuare le riforme, sopratutto quelle che hanno al centro la salute. La retorica pluridecennale della 'centralità del paziente' si è manifestata essere sostanzialmente un'autodifesa autoreferenziale di regioni e Asl. Senza mai mettere il sistema emergenze e cura al centro".
"Attuare o meglio provare ad attuare scelte non estrapolate dalla realtà che i nostri territori e le nostre comunità vivono ogni giorno, è stato, come abbiamo visto celebrare il funerale di servizi e prestazioni indispensabili a garantire il rispetto del diritto alla cura per i nostri cittadini".
"I fondi del Pnrr sono solo per l'edilizia. Ad oggi non c'è ancora nulla di definito, se non le scelte regionali appoggiate dalla giunta di maggioranza - conclude - Il Punto di Primo Intervento del San Giuseppe deve essere riaperto e riportato h 24. Deve funzionare come prevede la legge non solo per i codici bianchi in auto-presentazione. Va fatto tornare Ppi ospedaliero e non territoriale".