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Politica | 19 maggio 2023, 19:38

Signorini: “A Pra’ nessuna nuova infrastruttura a mare. E i cassoni andranno a Vado”

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale tra gli auditi in Consiglio Municipale insieme al viceministro Edoardo Rixi: “Il Governo punta a concentrare tutto su un solo sito”

Signorini: “A Pra’ nessuna nuova infrastruttura a mare. E i cassoni andranno a Vado”

“L’ipotesi per Pra’ è di realizzare quindici cassoni con un’altezza massima di sedici metri: ma è una ipotesi residuale. In ogni caso, non ci sarà nel porto di Pra’ alcuna infrastruttura a mare”. Lo ha riferito poco fa in Consiglio Municipale a Voltri il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, che poi ha aggiunto: “Auspichiamo comunque che tutto venga realizzato a Vado, sia i cassoni piccoli che quelli più grandi, in modo da venire incontro alle istanze della popolazione”.

Signorini si è anche soffermato sulle tempistiche: “È stata presentata un’istanza al Ministero dell’Ambiente per poter costruire a Vado i cassoni dalle dimensioni più piccole e questo via libera dovrebbe arrivare tra circa un mese. Le prospettive sono positive. Quindi verso la metà di giugno potremmo cominciare a costruire i cassoni più piccoli a Vado. Quanto a quelli più grandi, la Regione ha presentato nelle scorse ore una richiesta di non assoggettabilità alla Via (Valutazione d’Impatto Ambientale): se le cose andranno per il verso giusto, il via libera ai cassoni più grandi sarà dato a metà settembre”.

Signorini si è detto quindi ottimista rispetto alle richieste dei cittadini del Ponente e anche dell’intero Municipio VII, confermando lo scenario anticipato nei giorni scorsi. Alla seduta monotematica del Consiglio hanno partecipato anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi. Sono proprio Rixi e Toti i principali fautori della soluzione di Vado, mentre Pra’ rimane un’ipotesi residuale, “con quindici cassoni comunque più piccoli. Siamo partiti da una prospettiva di novantasette cassoni per arrivare a questa, mi pare un risultato importante”, ha aggiunto Signorini.

Secondo il vice ministro Edoardo Rixi, “l’indirizzo del Governo è concentrare tutto in un solo sito e questo sito è Vado. C’è stata una partenza in salita che avremmo evitato volentieri, ma ora stiamo lavorando nella maniera corretta. Saremo tutti più sicuri e tranquilli quando arriveranno tutte le autorizzazioni dal punto di vista ambientale”.

Dopo le dichiarazioni a inizio seduta degli auditi è iniziata la discussione con i consiglieri municipali, mentre in apertura i comitati che si battono per scongiurare la nuova piattaforma e l’ampliamento dei confini portuali hanno letto un documento: “La convivenza con il porto non è affatto facile in una realtà come la nostra dove esso si trova all’interno della città e a pochi metri dalle nostre case. L’equilibrio pertanto è delicatissimo e ogni nuovo cambiamento può fare vacillare la già precaria situazione di tollerabilità”.

Alcuni rappresentanti dei comitati sono entrati nell’aula del Consiglio Municipale, mentre circa un centinaio sono rimasti all’esterno e si sono fatti sentire per tutta la durata della seduta, esponendo anche striscioni di protesta. Una rappresentante del Comitato Pegli Lido ha consegnato a Rixi le firme raccolte dai cittadini in questi mesi di battaglia: 3300 cartacee e 2200 attraverso una petizione online. Prima dell’inizio dei lavori è stata ricordata la consigliera Eleonora Bruzzone, venuta a mancare nei giorni scorsi dopo una lunga malattia. Un lungo applauso ha fatto seguito alla lettura di un messaggio per lei da parte del suo gruppo, Vince Genova.

Alberto Bruzzone

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