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Attualità | 17 maggio 2023, 08:00

Geologi al Priamar. Palazzi foce Letimbro si spostano di 1,5 mm all'anno: "Fenomeno non preoccupante, ma il monitoraggio resta fondamentale"

Geoviews 2023: summit degli esperti sulle indagini geognostiche a Savona

Workshop internazionale di geologia al Priamar

Workshop internazionale di geologia al Priamar

Vengono da tutto il mondo i geologi che sono riuniti alla Sala Sibilla del Priamar per il "Geoviews 2023. Workshop Internazionale sulle indagini geognostiche", fondamentale in questo periodo in cui, in Italia ma anche in Europa, ci si prepara alla realizzazione di grandi opere.

Il Workshop, organizzato da Sigea - Aps Società Italiana di Geologia Ambientale a Savona, si è aperto ieri mattina con i saluti del vice sindaco Elisa Di Padova, della presidente dell'Ordine dei geologi di Savona, Sabrina Santini, e di Fabio Oliva di Sigea. Il workshop è articolato in tre giornate, durante le quali vengono presentati aspetti metodologici, operativi e tecnologie avanzate che saranno oggetto di presentazioni e confronto.

In questi tre giorni si confrontano, infatti, esperti italiani, molti dei quali lavorano in istituti esteri, e stranieri per discutere le migliori metodologie per le indagini geologiche ed evitare rischi come quelli causati dalle alluvioni quando ci sono edifici costruiti su terreni soggetti a terremoti o in zone poco sicure. "Sono state messe insieme competenze diverse, sia a livello nazionale che internazionale", ha detto Fabio Oliva, "e in questo settore lavorare per diminuire le incertezze porta alla diminuzione del rischio".

Un rischio che viene eliminato osservando la normativa che impone le indagini geologiche quando si costruisce, sia che si tratti di grandi opere come dighe, viadotti e ponti, sia per la costruzione di edifici. Tra gli esempi citati nella relazione del geologo savonese Martino Triboldi ci sono i palazzi di Corso Viglienzoni, verso la foce del Letimbro, costruiti nella prima metà del secolo scorso. "Quegli edifici", ha spiegato Triboldi, "sono stati realizzati prima che entrasse in vigore la nuova normativa del 1981 che impone una relazione geologica nel caso di nuove costruzioni. Si tratta di una zona in cui il terreno, a una profondità di 12-15 metri, poggia su torba. Questo fattore ha determinato un cedimento degli edifici che si sono spostati di 1,5 millimetri all'anno nel periodo che va dal 2015 al 2020. Non si tratta di un fenomeno preoccupante né pericoloso, in quanto sono costruzioni realizzate con criteri diversi rispetto, ad esempio, al Palazzo di Giustizia che, proprio per questi motivi, è stato edificato con un sistema di palificazione".

Si sono già tenuti anche gli interventi di Gianluca Gatto (Studio Speri, Roma, Italia), Sean Hinchberger (Peng SDHengineering, St. Catharine's, Canada) e Shawn Ferguson (Subsurface Geotech, Ottawa, Canada). Gli incontri continueranno sino a giovedì. Si parlerà delle indagini e dei modelli geologici e geotecnici nella costruzione del nuovo Ponte San Giorgio a Genova con Eugenio Poggi e Luca Utzeri di Italferr spa, Roma, Italia. Ampia sarà anche la sessione internazionale con Robertino Turello (Tractebel, Parigi, Francia) e Flavia Cappelletti di Mott McDonald, Cardiff, Regno Unito. Interverranno inoltre David Elwood (University of Saskatchewan, Saskatoon, Canada) e Gianni Togliani (Independent Consultant, Lugano, Svizzera).

Elena Romanato

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