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Economia | 16 maggio 2023, 09:12

Villetta, c'è chi resiste: le botteghe storiche che non si arrendono alla crisi

A Savona i negozi di quartiere sono ormai pochissimi, ma restano un presidio che combatte "in trincea" per mantenere la tradizione e la presenza sul territorio

Le botteghe storiche che resistono a Savona

Nella foto, Cristiana Delpiano

Alla Villetta, le botteghe storiche e i negozi rimasti nel quartiere sono ormai pochi.

Alcuni, come la macelleria di Cristiana Delpiano in via Montegrappa, si tramandano di padre in figlia. Era stato Giorgio Delpiano, negli anni '70, a rilevare la macelleria dalla famiglia Berruto, ora gestita dalla figlia Cristiana. «Quando è mancato il papà - spiega Cristiana Delpiano - non me la sono sentita di abbandonare l'attività dove sono cresciuta e dove lavoro da 42 anni, così ho deciso di andare avanti. Resistiamo e dopo tanti anni siamo ormai un punto di riferimento per i residenti. Essendo un negozio di quartiere si lavora ancora abbastanza. Cerchiamo di tenere duro, siamo l'unica macelleria rimasta nel quartiere, l'altra ha chiuso una quindicina di anni fa. La nostra clientela è soprattutto formata dalla popolazione anziana mentre i giovani si vedono poco. Le spese sono sempre più alte ma per fortuna si lavora ancora».

Accanto alla macelleria c'è la Farmacia della Villetta, un negozio di frutta e verdura, gestito da circa 30 anni dalla stessa famiglia, e un bar che vende anche qualche prodotto alimentare. Se durante la pandemia molti si sono orientati verso gli acquisti online, per i residenti del quartiere della Villetta i negozi di vicinato sono stati importanti. «I giovani che vivono qui - prosegue Delpiano - escono al mattino per andare a lavorare e tornano alla sera ma con il covid li abbiamo ritrovati come li ritroviamo nelle feste e per gli anziani abbiamo fatto un servizio importante».

A penalizzare i negozi della Villetta, però, è la carenza di passaggio che rende la zona molto poco frequentata dai non residenti. «Ormai questa è una zona morta - dichiara Elena Campanile del bar di via Montegrappa - qui ci sono solo anziani, pochi giovani e chi ha la macchina si sposta per andare a comprare nei centri commerciali. I costi di gestione sono alti e stringiamo i denti, cercando di andare avanti».

Più avanti, in via San Francesco d'Assisi, vicino alla Boutique del Pane, c'è il locale vuoto di quello che era un bar caffetteria. Poco lontano, in via dei Gara, Il Canestro, di Danilo Ercole, è una bottega di quelle di una volta, dove si trova un po' di tutto, dalla frutta e verdura al latte ai formaggi. «Quando ho iniziato questa attività nel '90 eravamo quattro soci - dice Ercole - ora sono solo, in quattro non ci si vivrebbe più e non ci si sta nemmeno assumendo una persona. Il commercio al dettaglio è destinato a sparire. Questa è una zona con molte persone anziane, dove non c'è passaggio e senza passaggio il commercio muore».

Il rilancio del commercio in centro e nei quartieri è uno dei punti dell'agenda dell'amministrazione Russo, ma a soffrire, oltre alla Villetta, ci sono anche zone come Villapiana, dove le saracinesche chiuse sono sempre di più.

Elena Romanato

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