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Solidarietà | 12 maggio 2023, 16:03

8xmille, alla Diocesi di Savona-Noli oltre 550mila euro destinati agli interventi caritativi

Oltre mezzo milione anche per le esigenze di culto e beni culturali. Il vescovo Marino: "Grazie al contributo di tante persone grandi progetti individualmente impossibili"

8xmille, alla Diocesi di Savona-Noli oltre 550mila euro destinati agli interventi caritativi

Grazie all’8xmille dal 1990 ad oggi la Chiesa cattolica italiana ha potuto realizzare migliaia di progetti, diffusi in maniera capillare sul territorio e che si contraddistinguono per la forte rilevanza sociale, il sostegno attivo all’occupazione, la tutela del patrimonio storico culturale e artistico, la promozione dello sviluppo nei Paesi più poveri.

Grazie all’8xmille dal 1990 ad oggi la Chiesa cattolica italiana ha potuto realizzare migliaia di progetti, diffusi in maniera capillare sul territorio e che si contraddistinguono per la forte rilevanza sociale, il sostegno attivo all’occupazione, la tutela del patrimonio storico culturale e artistico, la promozione dello sviluppo nei Paesi più poveri.

"L'intento è di evitare assegnazioni generalizzate e dare alle Diocesi la regia delle richieste e degli impieghi, coinvolgendole in un percorso di responsabilizzazione rispetto ad un uso sempre più efficace e mirato dei fondi", dichiara il vescovo di Savona-Noli, Calogero Marino.

L'impiego delle risorse sono destinate a tre aree. La prima sono le "Esigenze di Culto e Pastorale", che comprendono diversi settori propri della missione evangelizzatrice della Chiesa ed hanno ricadute allargate nei territori e nelle comunità. Complessivamente nel 2021 la parte più significativa dei fondi dell’8xmille dedicati a questo capitolo è stata impiegata per sostenere l’esercizio del culto e della cura delle anime: sostegno ad attività pastorali, facoltà teologiche e istituti di scienze religiose, parrocchie in condizioni di necessità straordinarie, iniziative a favore del clero anziano e malato, mezzi di comunicazione sociale, etc.

Altri impieghi hanno riguardato attività di formazione del clero e dei religiosi, scopi missionari, catechesi ed educazione cristiana. Anche la Diocesi di Savona-Noli ha riservato risorse per altre destinazioni specifiche, come l’organizzazione del Sinodo, l’aiuto alla missione interdiocesana di Cuba e a don Michele Farina in Repubblica Centrafricana, ai consultori familiari, ai centri accoglienza e d'ascolto o per la formazione degli operatori.

La seconda area sono gli "Interventi Caritativi", che danno risposte rapide e concrete alle tante domande di aiuto provenienti dalle numerose situazioni di povertà materiali e spirituali. Sono anche esempi di solidarietà che possono contribuire ad educare i membri della comunità cristiana ad aiutarsi l’un l’altro. Sul sito web della CEI si possono leggere le testimonianze di alcune persone che hanno firmato in favore della Chiesa cattolica e rappresentano anche le realtà locali. "Credo nella funzione sociale e culturale della Chiesa cattolica per il nostro Paese", dice un intervistato. "Posso restituire il bene che ho ricevuto", afferma un altro. "Si possono realizzare grandi progetti individualmente impossibili", sostiene un altro ancora.

La terza area d'azione è la "Conservazione e Tutela dei Beni Culturali". A tale voce sono stati corrisposti alla Diocesi di Savona-Noli quasi 500mila euro per i restauri (Sant'Antonio ad Alpicella, San Giovanni Battista a Vado Ligure, Sant'Ermete a Sciarborasca), quasi 20mila euro per l'installazione di impianti di sicurezza (allarmi e videosorveglianza) e 26mila euro per biblioteche e archivi.

L'8xmille non è un’imposta in più sui redditi ma pretende da ciascuno un po’ di attenzione nel momento in cui compila la dichiarazione dei redditi o riceve la Certificazione Unica. "Firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica è una scelta per il bene di tutti, a cominciare dai più fragili - dice ancora monsignor Marino - Grazie al contributo di tante persone che decidono di aderire si possono realizzare grandi progetti individualmente impossibili".

I sacerdoti svolgono compiti pastorali ma sono sempre più spesso anche il primo riferimento per chi ha bisogno di aiuto e assistenza. Coloro che nel 2021 hanno prestato il proprio servizio nelle Diocesi italiane sono stati quasi 30mila. Ad essi si aggiungono quasi 300 sacerdoti diocesani "fidei donum", ossia che operano come missionari nei Paesi poveri del mondo, e poco meno di 2.600 preti anziani o malati che si trovano in regime di previdenza integrativa.

Quotidianamente i sacerdoti svolgono i propri compiti pastorali (in primis la diffusione dell’annuncio del Vangelo e la celebrazione dei sacramenti) e sono in maniera sempre più significativa e fondamentale al fianco di chi ha bisogno, indipendentemente dal credo, portando carità, conforto e speranza. Educano i ragazzi ed offrono assistenza spirituale e concreta alle famiglie in difficoltà, agli ammalati, agli anziani soli, ai poveri e agli emarginati.

Comunicato stampa

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