Tra storia e futuro, porti/comunità e territori, "Capolavori d'impresa" comunicazione e plusvalore, "Sulla rotta del fare", infrastrutture e digitalizzazione, transizione ecologica e sviluppi e prospettive con il presidente della Regione Giovanni Toti e il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi.
Questi i focus principali sul quale si è concentrato il convegno "Savona&Vado Ports Forum" che si sta svolgendo questa mattina nella Sala della Sibilla sulla Fortezza del Priamar organizzato dalla Capitaneria di Porto di Savona e che vedrà protagonisti operatori portuali, associazioni di categoria, enti e imprenditori.
I temi che sono stati affrontati nel corso della presentazione - rivolta al cluster marittimo e agli enti locali - circa i dati dei traffici portuali e retroportuali si concentrano sui motori dell'economia savonese e quale può essere la rotta per uno sviluppo sostenibile.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Unione Industriali della Provincia di Savona, Unione Utenti del Porto Savona-Vado Ligure, Isomar, Fondazione Slala e il Network Capolavori d'Impresa che ha premiato le aziende che hanno partecipato al progetto/mostra che era stata inaugurata nell'ottobre 2019.
Nel 2022 gli operatori savonesi hanno toccato numeri record. Malgrado l'emergenza Covid, Savona e Vado Ligure si sono posizionate all'undicesimo posto nel ranking nazionale, davanti a Brindisi e La Spezia. Il traffico portuale ha visto una significativa crescita dei volumi di merci movimentate, superando i livelli pre pandemia. Un trend che - secondo il report di Assoporti - è destinato a consolidarsi. Al centro del dibattito anche la necessità di intervenire sul potenziamento delle reti stradali e ferroviarie, elemento che da anni, come segnalato dall'Unione Industriali, penalizza fortemente la provincia.
Gli investimenti pubblici e privati rappresentano l'occasione per il rilancio della realtà portuale, logistica e imprenditoriale savonese. Dal punto di vista progettuale, infatti, sono circa 130 i milioni di euro indirizzati all'efficientamento dei porti di Vado Ligure e Savona.
Numeri a cui si sommano le risorse del Pnrr, che coinvolgono il retroporto e le arterie di comunicazione tra scali e aree produttive, come evidenziato nel protocollo d'intesa tra Autorità di Sistema Portuale e Comuni.
“15 milioni di tonnellate di merci movimentate e oltre duemila scali nel 2022. Un dato sorprendente e incoraggiante che abbiamo voluto condividere con tutto il comparto marittimo. Il Piano Regolatore Portuale ridisegnerà la portualità del comprensorio ponendo solide basi di sviluppo per i prossimi vent’anni. È in questo scenario che abbiamo deciso di realizzare un forum capace di coinvolgere più interlocutori. Lo scopo dell’evento è fornire idee da inserire nei progetti che riguarderanno sviluppo infrastrutturale, logistica, transizione ecologica e sburocratizzazione - dice soddisfatto il comandante della Capitaneria di Porto di Savona Giulio Piroddi - Siamo in costante contatto con l’Autorità di Sistema Portuale e con le amministrazioni comunali per creare una rete di sviluppo sostenibile ed efficace”.
Per affrontare i temi di stretta attualità sono stati creati tre tavoli tecnici di discussione su transizione ecologica, infrastrutture e vie di comunicazione; modernizzazione, sburocratizzazione e digitalizzazione e durante l’evento avremo l’esito.
Il tema del fare rete e “fare sistema” tra istituzioni, enti e aziende, chiave di volta del Forum, sarà sviluppato nella sezione Comunicazione & Plusvalore, con il lancio del Network Capolavori d’Impresa, come nuova opportunità di valorizzazione, promozione e internazionalizzazione aziendale attraverso i valori dell’arte, della cultura e del Made in Italy.
“I dati sono chiari e parlano di un momento propizio, che anche la politica deve sapere cogliere per far fronte ai problemi contingenti. Lavoreremo in sinergia affinché si possano raccogliere i frutti di tanto lavoro”, ha continuato Piroddi.
"Si segna un nuovo passo, fino a pochi anni fa si parlava di progettare una nuova identità territoriale. Le infrastrutture sono completate, l'ultimo miglio c'è, il comune di Vado e gli operatori che esercitano sul territorio hanno fatto la loro parte. Giusto comunicare gli obiettivi raggiunti e le sfide che ci attendono" ha spiegato il sindaco di Vado Monica Giuliano.
"Dopo molto tempo si parla in maniera condivisa dei porti di Savona e Vado. Nulla è complesso più della logistica dell'attività portuale, dal punto di vista dell'economia sono essenziali per tenerla viva. I porti di Savona e Vado dal punto di vista del peso sono un polo attrattivo con l'occupazione che è arrivata ai livelli del 2013 - ha continuato Alessandro Berta, direttore dell'Unione Industriali di Savona - L'importanza dello scalo è testimoniato dai numeri del 2021-2022, il sistema portuale è cresciuto di 3.2 milioni di tonnellate, di cui 1.6 del porto di Savona, con il tema da risolvere legato alle rinfuse con le funivie. Questo è uno degli appuntamenti che ci accompagneranno al futuro".
"Lo scalo di Savona-Vado, elemento fondamentale per il nostro territorio, sta dimostrando sempre più un grande dinamismo da tutti i punti di vista. E' un sistema che si muove in sinergia grazie alla compattezza territoriale di istituzioni e parti sociali e dalla chiarezza di obiettivi condivisi" ha aggiunto il sindaco di Savona Marco Russo.
"Le sfide che ci attendono oggi sono due: rendere lo scalo di Savona sempre più protagonista nell’ambito dell'intero sistema portuale. E' giunto il momento che si acquisisca davvero una visione di sistema degli scali portuali di Genova-Savona-Vado e il nuovo Piano Regolatore costituisce l’occasione per questo cambio di prospettiva. A livello locale dobbiamo legare sempre di più il porto al suo territorio, perché lo sviluppo del porto giova alla città e, nella stessa misura, la riqualificazione della città fa bene al porto".
"Questo convegno è un’occasione importante, perché va in questa direzione e interviene su alcune questioni condivise da tutto il sistema come occasione di crescita: la transizione ecologica che riguarda il porto ma anche la città; le infrastrutture e le vie di comunicazione; la modernizzazione, che significa anche sburocratizzazione e digitalizzazione dei processi. Grazie al lavoro sinergico del territorio siamo riusciti a integrare il PRIIMT con opere fondamentali che altrimenti sarebbero state escluse: il secondo lotto dell'Aurelia bis; lo svincolo della Margonara relativamente al primo lotto; il tunnel portuale come soluzione per l'ultimo miglio; il Frontemare di Levante con parcheggi di interscambio e la passeggiata tra Savona e Albissola".
"Contemporaneamente stiamo lavorando con Anas e con l'Autorità di Sistema Portuale anche sulle aree di co-pianificazione sia di Ponente sia di Levante. Questo è il tempo della progettualità strategica e iniziative come “Savona&Vado Ports Forum” contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi che il territorio si è dato", conclude Russo.