"Nella giornata odierna abbiamo avuto formalmente notizia da parte di Siemens Energy che la stessa ha iniziato il percorso per valutare la cessione di Trench Electric, azienda del gruppo che progetta e produce componenti ad alta tensione, nonché prodotti elettrici ad alta tensione per i mercati delle utility e industriali. Questo nell'ambito della cessione di tutte le attività del cosiddetto settore BIC (isolatori, trasformatori di misura e prodotti a bobina)".
Cosi commentano le segreterie di Fiom e Uilm che proseguono: "Secondo Siemens Energy le ragioni sono di carattere industriale per permettere a Trench di essere maggiormente competitiva sui propri mercati di riferimento, che stanno attraversando un periodo di importante crescita, ed a Siemens Energy di focalizzarsi sulle altre attività. Ovviamente se tale operazione venisse portata avanti ciò comporterà un nuovo assetto societario per Trench attraverso la vendita ad un altro soggetto o una joint venture".
"Ovviamente questa comunicazione pone importanti interrogativi sul futuro di Trench e su quello dello stabilimento di Cairo Montenotte in particolare in quanto il passaggio da una multinazionale quale Siemens, che di Trench era proprietaria dal 2004, ad una differente condizione societaria rappresenta un cambiamento storico".
"E’ pertanto necessario, se realmente l’intenzione è quella di far crescere Trench date le condizioni del mercato e di garantire un futuro con maggiori certezze al sito di Cairo Montenotte, che si sviluppi un confronto puntuale, sia a livello locale che nazionale ed europeo e che i lavoratori, i loro rappresentanti e le organizzazioni sindacali siano costantemente informati delle scelte che Siemens intende compiere".
"Noi ricordiamo bene da dove arriva Trench: è tra gli eredi della gloriosa Scarpa e Magnano, poi Magrini Galileo, presente sul nostro territorio dal 1919. Come per la vicina Semar Electric, che ha recentemente acquisito il sito ex Schneider, intendiamo difendere queste storiche realtà produttive ed occupazionali, perché dalla messa in sicurezza di questo patrimonio che deve partire il rilancio industriale della nostra provincia".