Il bilancio migliore di 131 anni di storia. È quanto ha approvato venerdì 5 maggio l’assemblea annuale dei Soci della Banca di Caraglio, tornata a riunirsi in presenza al Palazzetto dello Sport di Cuneo, in frazione San Rocco Castagnaretta (936 i soci presenti, 349 le deleghe). In crescita tutti i principali risultati economici del 2022 per l’istituto di credito.
Tra questi spicca, in particolar modo, l’utile di esercizio che ha superato i 18 milioni di euro (15,92 milioni netti), ma in aumento è anche la raccolta totale che si è attestata ad oltre 2 miliardi di euro. Anche il Tier 1 capital ratio e il Total capital ratio sono in crescita al 18,15%, mentre l’indice di copertura delle sofferenze si è attestato oltre l’80%; la Banca di Caraglio rafforza così ulteriormente la sua solidità patrimoniale e i suoi indici di solvibilità. Il patrimonio netto ha raggiunto i 115,36 milioni di euro, in crescita rispetto ai 107,09 milioni di euro del 2021.
“Quest’anno abbiamo avuto nuovamente il piacere di incontrare di persona i nostri Soci, dopo gli anni segnati dall’emergenza sanitaria, e lo abbiamo fatto presentando loro il bilancio migliore di sempre – dichiara Livio Tomatis, presidente della Banca di Caraglio –. In un contesto globale caratterizzato da una guerra alle porte della nostra Europa, con tutto ciò che comporta anche a livello di forniture di energia e di materie prime, e da varie emergenze umanitarie di proporzioni mai viste, ci è richiesto di attingere a tutto il nostro attivismo per continuare ad essere propositivi nella creazione di modelli alternativi di produzione, di consumo e di sostegno alle nostre economie, a partire da quelle locali. All’interno di questo scenario la Banca di Caraglio ha voluto favorire la crescita delle attività destinate ad iniziative e ad imprese rispettose dell’ambiente, trovando conferma che il cammino intrapreso in ottica ESG (Environmental, Social and Governance) vada nella giusta direzione”.
Molto soddisfatto Giorgio Draperis, direttore generale della Banca di Caraglio: “Il risultato economico netto di oltre 15,9 milioni di euro, è il migliore di sempre per la Banca e ci rende orgogliosi perché appaga il grande impegno profuso da tutti i miei collaboratori. Ma non è l’unico dato di cui essere fieri. L’aumento delle masse amministrate dalla banca nel 2022, ad esempio, testimonia il gradimento riscontrato dalla clientela nei confronti della nostra offerta commerciale. È cresciuta in modo considerevole la raccolta indiretta (+12,17%), così come gli impieghi verso la clientela (+6,16%) che hanno superato quota 1 miliardo di euro, denaro raccolto e reinvestito sulle famiglie e imprese del nostro territorio, con una percentuale di oltre l’80% destinato ai nostri soci. Il margine di intermediazione è in salita, sfiorando i 48 milioni di euro, mentre i fondi propri raggiungono i 121,85 milioni di euro. Questi numeri, uniti alla nostra forte presenza sul territorio e alla capillarità dei servizi offerti rappresentano gli ingredienti giusti per continuare ad essere di supporto a imprese e famiglie. La recente apertura della filiale di Albenga e il prossimo approdo a Chieri, entro la fine dell’anno, testimoniano la dinamicità del nostro istituto, che desidera ampliare e rafforzare sempre più la propria presenza territoriale”.
La Banca di Caraglio, che ha da qualche settimana inaugurato ad Albenga (in via Trieste 2) la sua trentunesima filiale, è presente con i suoi sportelli nelle province di Cuneo (19), Torino (3), Imperia (8) e Savona (1), dove operano circa 220 collaboratori e risiedono 13.000 soci.
“Nel corso del 2023 continueremo a lavorare seguendo il solco tracciato dai Soci fondatori del nostro Istituto, contrastando le disuguaglianze, potenziando il credito sano verso specifici settori economici che rispettano criteri di sostenibilità ambientale e sociale. Promuoveremo in modo particolare il sostegno all’economia circolare, a quella reale, oltre alla crescita della compagine sociale con specifica attenzione ai giovani”, conclude il presidente Tomatis.