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Attualità | 04 maggio 2023, 08:50

Andora, la leggenda di Andalora e Stefanello in un video show annuncia la rinascita di Borgo Castello (FOTO e VIDEO)

Il progetto pilota “Ricordare il passato per costruire il futuro” per la riqualificazione dell’antico borgo ha ottenuto un contributo di 20 milioni di euro dal Pnrr e prevede il termine dei lavori il 31 dicembre 2026

Andora, la leggenda di Andalora e Stefanello in un video show annuncia la rinascita di Borgo Castello

I profili di due innamorati, Andalora e Stefanello, animati in una suggestiva proiezione in video mapping, sulla facciata della chiesa dei SS Giacomo e Filippo e sulla attigua Torre Nord, sono diventati il simbolo della rigenerazione di Borgo Castello. Con uno spettacolare show multimediale ieri sera, 3 maggio, il piccolo borgo ha annunciato quindi la sua rinascita, narrando la leggenda da cui discenderebbe il nome di Andora, in occasione della Festa Patronale dei SS Giacomo e Filippo che si celebra proprio nel nucleo più antico del comune.

Borgo Castello è protagonista del progetto pilota “Ricordare il passato per costruire il futuro” che ha ottenuto un contributo di 20milioni di euro, fondi Pnrr, dal Ministero della Cultura. 

L’installazione è stata pensata come una dotazione permanente a servizio della valorizzazione del sito storico e i contenuti della video proiezione potranno cambiare nel tempo seguendo, spettacolarizzando e promuovendo, ad esempio, natura, eventi o ricorrenze del territorio. A completamento del progetto, è stato installato un sistema di illuminazione visibile da lontano, quale invito al visitatore ad avvicinarsi.

Chi ieri sera è salito a Borgata Castello ha visto prendere vita sulla facciata della chiesa, prima il profilo del golfo di Andora da cui sono sbocciati i fiori di oleandro, tipici della piana andorese, poi il volo dei petali, con un sottofondo musicale evocativo, ha lasciato spazio alla narrazione della sfortunata storia d’amore di Andalora e Stefanello, distrutta dalla bramosia del pirata saraceno Al Kadir.

Ma chi erano Andalora e Stefanello? Secondo la leggenda, Andalora (o Andarola) era una bellissima fanciulla che si innamorò di Stefano, soprannominato Stefanello, un ragazzo forte e bello, incontrato casualmente al pozzo in collina dove la ragazza si recava ogni giorno a prendere l’acqua. Vivevano in una zona dove regnava la pace e la giustizia, ma un brutto giorno arrivo il perfido Al Kadir, un pirata saraceno rinomato per la sua malvagità. Invaghitosi della fanciulla, la rapì portandola via con sé, dopo averla incatenata all’albero maestro della sua nave. Una notte, di nascosto, nel disperato tentativo di liberare la ragazza, Stefanello raggiunse la nave ormeggiata a Capo Mele, ma fu scoperto e ferito a morte da un soldato di guardia. Sconvolta, la bella Andalora si gettò insieme all’amato in mare dove entrambi morirono abbracciati tra le onde. Profondamente commosso dalla passione e dal tragico epilogo, Al Kadir fece ripescare i corpi dei due amanti e li fece seppellire nella Valle del Merula. Da allora non fece più incursioni nella valle. Dopo la morte di Andalora e Stefanello, gli abitanti della vallata li sognarono spesso e in loro ricordo le due località vennero chiamate proprio come loro, oggi Andora e Stellanello.

Sul finale della leggenda esistono diverse versioni. Ad esempio, alla morte i due innamorati furono trasformati in delfini; oppure, un classico “lieto fine”: anziché morire, Andalora e Stefanello furono salvati dai delfini che li riportarono a riva sani e salvi, e quindi vissero felici e contenti. Comunque, da ieri sera rivivono a Borgo Castello e il loro amore senza tempo, arrivato a noi dopo più di mille anni, illuminerà la vista, e magari anche il cuore, di chi, anche da lontano, passerà nei pressi di Andora e Borgo Castello. 

Il video mapping proietta animazioni in movimento che si adattano perfettamente alla facciata della chiesa, che si trasforma così in uno scrigno di storia: nel tempo, infatti, saranno veicolati diversi contenuti attinenti alla borgata medievale. Questa prima creazione digitale subirà ulteriori modifiche e l’accensione di ieri sera può essere definita una sorta di “prova generale” di ciò che sarà il progetto definitivo. Il video mapping definitivo sarà visibile dal crepuscolo, a cicli periodici, fino al 31 dicembre 2026, termine ultimo entro il quale dovranno terminare i lavori di riqualificazione dell’antico borgo.

La tecnica utilizzata è quella dell’animazione di illustrazioni dal tratto pittorico, appositamente realizzate per il progetto, che avvincono lo spettatore e lo coinvolgono emotivamente, valorizzando la texture muraria della chiesa e della torre, per rendere tridimensionali le scene. Le musiche che accompagnano le scene e gli effetti sonori che impercettibilmente sottolineano e caratterizzano alcuni passaggi contribuiscono all’immersività dell’esperienza. 

Nel passaggio del loop della ripresa della storia sono inserite immagini e animazioni finalizzate alla promozione turistica di Andora, del suo mare e del suo territorio.  Il video mapping, che adatta le immagini alla superficie della chiesa, è realizzato da un proiettore altamente innovativo capace di generare figure e animazioni che possono essere colte nitidamente anche da lontano. Si attiverà, autonomamente, ogni sera al crepuscolo per produrre uno show multimediale intervallato da una videoproiezione più semplice da stand-by, in modo da creare uno show multimediale ciclico scadenzato che sarà proiettato in modalità loop. Anche la Torre Nord rientrerà nel quadro complessivo della proiezione come superfice narrativa a latere di quella principale, la chiesa.

Per la realizzazione della proiezione il comune si è affidato a ETT S.p.A., Industria Digitale e Creativa internazionale specializzata in innovazione tecnologica da anni nel settore dei New Media, che realizza applicazioni innovative in grado di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie in contesti applicativi legati alla cultura, turismo, edutainment e comunicazione. In questo ambito dal 2008 ha all’attivo oltre 1000 installazioni multimediali in circa 100 musei e spazi privati, che contano un totale di oltre 4,5 milioni di visitatori ogni anno. Fra questi il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova.

Mentre i lavori, nella loro complessità, proseguono a passo spedito a Borgo Castello, richiamando già ora la curiosità dei turisti, il sindaco di Andora Mauro Demichelis ha affermato:  “E’ il segnale che il percorso verso la rinascita è iniziato rispettoso del patrimonio storico e archeologico di uno dei più bei complessi monumentali della Liguria, ma anche proiettato nel futuro grazie alla realtà aumentata dinamica che darà ai futuri visitatori esperienze uniche. L’obiettivo è creare curiosità, interesse e attesa verso le attrattive che, entro il 2026, prenderanno vita a Borgo Castello che sarà rigenerato urbanisticamente a fine di ripopolarlo, ma che è anche destinato a diventare un polo turistico di grande attrattiva, economicamente attivo, con una vita reale e una virtuale, in cui fare esperienze di grande coinvolgimento: dalla visione di mostre d’arte alla pratica dell’agricoltura tradizionale, in un continuo salto fra passato e presente realizzato semplicemente indossando un paio di visori evoluti”. 

“Una rinascita urbanistica dell’antico borgo medievale che vedrà completamente rigenerati i ruderi dell’antico insediamento e che vogliamo raccontare nel suo evolversi con i protagonisti che lavorano sul campo, sotto il coordinamento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio già attiva insieme all’Università di Genova nel parco archeologico. Le proiezioni sulla chiesa sono, inoltre, il primo passo verso l’applicazione delle tecnologie più innovative per la valorizzazione della storia dei luoghi e dei contenuti culturali, già utilizzata con successo in molti importanti siti italiani”, conclude il primo cittadino di Andora.

Maria Gramaglia

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