Attualità - 02 maggio 2023, 11:25

Progetto culturale per Palazzo della Rovere, accordo tra Ministero e Comune di Savona: stanziati 5 milioni di euro

Ulteriore finanziamento quindi che si aggiunge ai 13,6 milioni dal PNRR e i 2 milioni e 360mila euro dal Fondo Strategico della Regione

4 milioni e 970mila euro. Questo l'ulteriore finanziamento stanziato per la realizzazione dell'intervento di restauro e valorizzazione di palazzo Della Rovere per una rifunzionalizzazione ad uso pubblico.

È stato infatti presentato nella sala rossa del comune di Savona l'accordo siglato lo scorso 26 aprile tra il segretariato regionale del Ministero alla Cultura per la Liguria ed il Comune di Savona il 26 aprile, che regola i rapporti dei due enti e le modalità di erogazione del finanziamento.

L’accordo segue il disciplinare programmatico che era già stato sottoscritto da parte del segretariato generale del Dicastero e il segretariato regionale il 27 marzo per l’attuazione del progetto “Palazzo della Rovere” inserito all’interno del Piano strategico 'Grandi Progetti Beni Culturali' approvato con Decreto Ministeriale dell'1 agosto del 2022, relativo alla programmazione delle risorse per l'annualità 2023. Al territorio ligure vanno complessivamente 7,5 milioni, 5 dei quali sono destinati, appunto, a Palazzo della Rovere.

"Firmiamo questo protocollo con grande soddisfazione ringraziando il Ministero per la sua grande sensibilità e grande attenzione - ha detto il sindaco Marco Russo - questo è un riconoscimento dell’importanza non solo di Palazzo della Rovere, ma anche di come questo progetto si sta portando avanti con il coinvolgimento della cittadinanza e anche con l’elaborazione di una visione innovativa dei poli culturali che sono anche spazi di aggregazione e di promozione sociale".

"Questo finanziamento rappresenta un ulteriore sforzo e dimostra anche la particolare attenzione da parte del Ministero per la Liguria; infatti negli anni, nell’ambito dei Grandi Progetti, sono stati finanziati molteplici interventi, rivolti a beni e a siti di notevole interesse e importanza nazionale, per i quali si rende necessario e urgente realizzare progetti organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche al fine di incrementarne l’offerta e la domanda di fruizione. Tra questi ricordiamo Villa Diana sull’Isola Gallinara, il Museo dei Cantautori nell’Abbazia di S. Giuliano, il Museo dell’Immigrazione alla Commenda di Prè e la ex sede della Biblioteca Universitaria a Genova" continuano dal comune di Savona.

Il Palazzo Della Rovere rappresenta uno tra più importanti esempi di questa architettura nel Ponente ligure. L’edificio ha origine nel 1493 su impulso del cardinale savonese Giuliano della Rovere che diventerà il futuro, potente e colto Papa Giulio II. Il progetto iniziale porta la firma di Giuliano da Sangallo (1445-1516), e costituisce un caso unico per l'intera Liguria, in quanto intervento di un architetto che fu a servizio di Lorenzo il Magnifico e fu un artista preminente della prima fase del Rinascimento. Il palazzo si è poi arricchito nei secoli di opere architettoniche e pittoriche importanti, trasformandosi in residenza dei marchesi Spinola di Garessio, poi in convento delle monache clarisse e successivamente, in epoca napoleonica, nella sede della Prefettura e quindi del Tribunale di Savona.

Come ricorda Manuela Salvitti, Segretario Regionale del Ministero della Cultura: "Questo Accordo che rende operativo il finanziamento 'Grandi Progetti Beni Culturali' è un ulteriore tassello del lavoro che è stato portato avanti dagli uffici ministeriali da molti anni sul Palazzo, che conta più tappe. Dopo il trasferimento del Tribunale nella nuova sede, sono stati effettuati dal Ministero diversi interventi di restauro negli anni 90’ fino ai primi 2000, sulle facciate esterne e sui cicli di affreschi, come ampiamente testimoniato da due volumi pubblicati dalla Soprintendenza nel 2003 e nel 2010; inoltre nell’ambito del procedimento noto come Federalismo Demaniale Culturale, il Palazzo è stato trasferito nel 2014 dallo Stato al Comune, con l’approvazione da parte del Ministero e dell’Agenzia del Demanio di uno specifico programma di valorizzazione redatto dal Comune, poi revisionato nel 2018 e nel 2020, che definisce già i contenuti della 'Cittadella della Cultura'".

"Infine - aggiunge la Salvitti - con la Soprintendenza di Imperia e Savona abbiamo con convinzione sostenuto presso il  Segretariato Generale del Ministero l’inserimento di questo intervento nel Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali che permetterà, insieme agli altri finanziamenti di cui dispone il Comune, la creazione di un polo culturale strategico per la città e il complessivo restauro e recupero funzionale di uno dei più importanti esempi del Rinascimento in Liguria, che sarà finalmente restituito alla pubblica fruizione".

"Oltre al significato che rappresenta il restauro del palazzo per la tutela e la valorizzazione di una architettura così importante - ha aggiunto l’architetto Andrea Canziani della Soprintendenza - c’è la soddisfazione di contribuire a far nascere un polo culturale di respiro urbano. Questo è un obiettivo che il Soprintendente Roberto Leone ha individuato subito come prioritario e dimostra sia la capacità della pubblica amministrazione di perseguire insieme obiettivi complessi sia il ruolo attivo che la Soprintendenza può e deve svolgere sul territorio. I primi passi di un progetto così complesso sono stati possibili nei tempi ristretti dettati dai finanziamenti anche grazie al supporto dell’amministrazione comunale, nella sua parte tecnica e politica, con cui abbiamo sperimentato una modalità di lavoro di grande efficacia, grazie a un tavolo di governance partecipato da esperti e consulenti che ha guidato la progettazione".

Con queste risorse aggiuntive, Palazzo della Rovere godrà quindi di tre linee di finanziamento: 13,6 milioni dal PNRR, 2 milioni e 360mila euro dal Fondo Strategico della Regione (leggi QUI il progetto) e ora circa 5 milioni dal Ministero della Cultura.

Redazione