Attualità - 30 aprile 2023, 12:49

Piaggio Aero, nuove nubi sulla vendita. Grewal ricorre al Tar: nel mirino lo svolgimento del secondo bando

Chiesto l'annullamento della gara per "illegittimità". Sindacati preoccupati, Ghiglia (Fiom Cgil): "Una nuova battuta d'arresto non ce la si può più permettere, si perdono professionalità e maestranze"

Nubi paiono addensarsi anche sul terzo tentativo di bando, affidato stavolta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy al trio commissariale Nicastro-Cosentino-Rossetti, per trovare un nuovo proprietario per Piaggio Aerospace.

Il destino dell'azienda con stabilimenti a Villanova d'Albenga e Sestri Ponente è infatti finito sul tavolo del Tar Liguria, chiamato in causa dal magnate italo-indiano Randeep Singh Grewal che, col suo gruppo Greran, era stato uno dei due soggetti, insieme alla cordata guidata dal fondo svedese Summa Equity, esclusi dalla seconda edizione della gara conclusasi nel 2022 senza alcun esito.

Ebbene, proprio il provvedimento col quale il Mimit aveva chiuso la procedura dopo aver valutato le relazioni della struttura commissariale è l'oggetto del ricorso presentato, col quale Grewal e i suoi legali ne hanno chiesto l'annullamento per illegittimità. 

Secondo il magnate il ministero non gli avrebbe ancora comunicato né l'esito della gara, "modificata in corso" d'opera con l'introduzione "di termini e condizioni non previste", né le motivazioni dell'ormai conclamata bocciatura dell'offerta formulata.

Chiamato in causa anche il commissario Vincenzo Nicastro: oltre a un "eccesso di potere", a lui sarebbero imputabili, secondo i ricorrenti, alcune incongruenze relative alle informazioni fornite sulla stato di salute aziendale, in particolare riguardanti l'inserimento di contratti di fornitura risolti o scaduti pregiudicando l'adeguata capacità produttiva dei P180, punto fondante per l'offerta di Grewal. Condizioni emerse in un successivo controllo alla dataroom effettuato dal ricorrente coi legali su espressa richiesta del Mimit alla gestione aziendale.

A questo punto il terzo bando, che sembrava imminente, potrebbe essere rinviato, non avviato affatto oppure, in caso di indizione, bloccato da una sospensiva.

Una situazione che non è passata inosservata all'occhio dei sindacati: "Se quanto emerso sugli organi di stampa fosse confermato si aprirebbe un gravissimo problema - afferma Cristiano Ghiglia di Fiom Cgil Savona - Il percorso di vendita di Piaggio Aerospace non può permettersi l'ennesima battuta d'arresto. Negli stabilimenti di Villanova e Sestri si continuano a perdere professionalità e maestranze". Le unità impiegate sono infatti scese negli ultimi anni da 1.200 a circa 850. 

"Crediamo non più rinviabile un serio e concreto coordinamento del Mimit che non si limiti solo a dare rassicurazioni verbali. Venga fatta chiarezza da subito, lo meritano i lavoratori di Piaggio e tutto il territorio savonese" chiosa Ghiglia.

Redazione