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Attualità | 28 aprile 2023, 11:05

Morti sul lavoro, convegno della Cgil Savona: "Salute e sicurezza non sono un costo, ma diritti inviolabili"

"La situazione diventa giorno dopo giorno sempre più intollerabile e indegna per un Paese civile. Chiediamo al governo un cambio di rotta"

Morti sul lavoro, convegno della Cgil Savona: "Salute e sicurezza non sono un costo, ma diritti inviolabili"

Questa mattina in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, la Cgil di Savona ha messo in campo un’iniziativa pubblica presso la Sala della Sibilla nella Fortezza del Priamar a Savona, dal titolo “Non merito di morire sul lavoro”.

Il convegno è stato aperto dal sindaco di Savona Marco Russo che ha portato i suoi saluti per poi lasciare spazio alla relazione introduttiva del Segretario Generale di Cgil Savona Andrea Pasa, che ha sottolineato il quadro allarmante e non più accettabile relativo ai morti sul lavoro.

"Ci troviamo di fronte ad una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più intollerabile e indegna per un Paese civile – commenta Pasa – occorre un deciso cambio di rotta, e per questo chiediamo con forza al governo che la salute e la sicurezza vengano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale".

Tra le richieste sindacali maggiori controlli con più personale per Inail, Inps, Asl, Ispettorato e vigili del fuoco, ma anche più formazione. Sulla scorta dei dati Inail relativi alla provincia di Savona, tra il 2017 e il 2022 sono state 80 le vittime sul lavoro, di cui 42 infortuni mortali. Nel 2022 le denunce di infortunio sono state 4.904 (il dato più alto dal 2012) con un aumento del 32,6% sull’anno precedente. Relativamente agli infortuni mortali protocollati dall’Inail tra gennaio e febbraio di quest’anno sono già due.

"Ciò che manca è la consapevolezza che la salute e la sicurezza delle persone non sono un costo ma diritti inviolabili", ha continuato Andrea Pasa.

Le malattie professionali nel 2022 sono aumentate del 63,5% sul 2021 e secondo l’elaborazione dei dati, i morti in conseguenza di malattie professionali erano già 7 contro i 5 del 2021. A portare il suo contributo anche Alessandra Marchetti, delegata sindacale della Fp Cgil Savona, dipendente dell’Asl 2 che ha ideato una parte teatrale insieme a Fabrizio Coniglio, attore che nel corso dell’iniziativa ha interpretato due momenti tragici riguardo gli incidenti sul lavoro: il disastro di Marcinelle dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier in Belgio, dove un incendio provocò la morte di 262 persone di cui 136 italiani, e il disastro della ThyssenKrupp di Torino avvenuto il 6 dicembre 2007 nel quale otto operai furono coinvolti in un’esplosione che causò la morte di sette di loro.

Il convegno ha visto inoltre la partecipazione di alcune scuole del savonese, con gli studenti che hanno presentato una ricerca sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro delle donne.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate alla Segretaria Nazionale di Cgil Francesca Re David.

Un convegno che ha sicuramente sottolineato come la sicurezza sia direttamente proporzionale alla dignità e ai diritti di tutte e tutti. In questi anni sono stati stipulati diversi accordi con la Prefettura che hanno prodotto a fine 2022 il protocollo sullo stress termico e una bozza di accordo per iniziare ad effettuare formazione e informazione all’interno delle scuole superiori di Savona. Queste sono le basi per intraprendere un percorso rivolto ai giovani che saranno i lavoratori di domani.

Analisi Savona e Provincia su Salute e sicurezza

4 morti ogni giorno in Italia per incidenti nei luoghi di lavoro, oltre 1200 morti ogni anno, dati che fanno rabbrividire , ma ancora di più quelli relativi ai morti per malattie professionali – oltre 6mila ogni anno in Italia, di cui oltre 4mila solo per esposizione all'amianto. Nel Nord-Ovest si sono riscontrati 28 morti contro i 23 del 1° bimestre 2022 (+21,7%) con questo dettaglio: Liguria: 3 morti (1 nel 2022) = +200%, Piemonte: 13 morti (4) = +225%, Lombardia: 12 morti (18) = -33,3% e Val d’Aosta: 0 morti (0) = 0. 

Nella provincia di Savona tra il 2017 ed il 2022 sono state 80 le vittime del lavoro, ripartite in 42 per infortuni mortali e 38 malattie professionali contratte lavorando.

Sì perché alle 24.971 denunce di infortunio (347 al mese di media) dobbiamo aggiungere le 673 denunce di malattia professionale, troppo spesso messe in secondo piano.

Nel 2022 le denunce di infortunio sono state 4.904 (il dato più alto dal 2012) con aumento sull’anno precedente del 32,6%, il più contenuto tra le province liguri che vede la media regionale in aumento del 62,4% sul 2021.

L’incidenza delle denunce Covid correlate è stata pari al 27,5% quasi tripla rispetto al 2021; Savona rappresenta nel 2022 il 17,4% di tutte le denunce di infortunio della Liguria.

Gli infortuni mortali sono stati 4 (nessuno per Covid) contro i 9 del 2021; nel 1° bimestre 2023 le denunce sono state 470 in calo del 51% sul corrispondente periodo dell’anno precedente durante il quale però le denunce per Covid (417 su 959) incidevano per il 43,5%.

Gli infortuni mortali protocollati dall’INAIL tra gennaio e febbraio 2023 sono già 2 (un maschio ed una femmina, quest’ultima durante un infortunio in itinere, entrambi italiani) contro uno solo del gennaio-febbraio 2021.

Le malattie professionali nel 2022 sono state 139 in aumento del 63,5% sul 2021 e secondo i dati INAIL al 31 ottobre 2022 (il dato definitivo verrà reso noto solo nel corso del 2023) i morti in conseguenza di malattie professionali erano già 7 contro i 5 del 2021; i morti per patologie asbesto-correlate sono stati 26 sui 38 del periodo 2017-2022 (68,4%), ma un solo caso su 38, uno solo in sei anni, vede come vittima un lavoratore straniero.

Ma in provincia di Savona gli stranieri assunti nel 2022 sono stati 9.837 su 38.430 cioè il 25,6%, più di uno su quattro, ma poi, misteriosamente, negli infortuni denunciati l’incidenza degli stranieri scende al 15,6% e nelle malattie professionali al 2,7%.

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Redazione

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