Fine del Ramadan 2023 per circa un 1,8 miliardi di musulmani. Terminerà al tramonto di oggi, sabato 22 aprile, con i festeggiamenti dell’Eid al Fitr, la festa (Eid) di fine (Fitr) digiuno. E così come durante la Pasqua si festeggia e ci si ritrova in famiglia, è uso festeggiare la fine del Ramadan con banchetti e ricette tradizionali, che fungono da ritrovo per tutti i fedeli.
La parola Ramadan deriva dalla radice araba ar-ramad, che significa “forte calore”, sebbene quest’anno (almeno nell’emisfero nord) i 30 giorni sacri siano caduti in una stagione diversa dall’estate.
L’appuntamento corrisponde al nono mese del calendario islamico e quest’anno è iniziato giovedì 23 marzo, con un giorno di ritardo (teoricamente avrebbe dovuto avere inizio il 22 marzo) per il mancato avvistamento della prima falce di Luna crescente il 21 marzo, che ha di fatto posticipato di un giorno il via.
Il Ramadan è stato istituito in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto, un evento descritto nella tradizione musulmana come avvenuto nel 610 d.C., durante il quale il profeta islamico ricevette la visita dell’angelo Jibril (Gabriele), che gli rivelò l’inizio di quello che sarebbe poi diventato il Corano. L’evento ebbe luogo in una grotta, chiamata Hira, situata sul monte Jabal an-Nour vicino alla Mecca, dove Maometto si ritirava periodicamente per contemplazione e riflessione.
L’osservanza annuale del Ramadan è uno dei cinque pilastri dell’Islam, considerati atti di culto obbligatori per tutti i musulmani. Gli altri quattro consistono nella testimonianza di fede (Shahada), nella preghiera (Salat), la carità ai poveri (Zakat) e - per chi può - nel pellegrinaggio alla Mecca (Hajj).
I precetti del testo sacro dell’Islam, in Italia, sono seguiti da circa 2.7 milioni di persone, tra cittadini stranieri e italiani.