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Attualità | 18 aprile 2023, 18:10

La megattera danza tra Varigotti e Noli, tra stupore e curiosità: "Sembra stare bene, perché sia qui non si sa" (FOTO)

Il giovane esemplare si trova al di fuori del suo habitat consueto per il periodo, solitamente molto più a nord. Ne abbiamo parlato con l'associazione "Menkab, il respiro del mare"

Foto di Giulia Calogero ed Elia Biasissi per Menkab - Il respiro del mare

Foto di Giulia Calogero ed Elia Biasissi per Menkab - Il respiro del mare

Non è ormai raro, davanti alle coste della nostra provincia, imbattersi con uno sguardo su alcuni tra i più simpatici mammiferi che popolano le acque del "Santuario dei Cetacei".

Ciò che però negli scorsi giorni ha fatto strabuzzare gli occhi anche ai più esperti e imperturbabili appassionati di cetacei, sempre più abituati ad assistere alle acrobazie marine di piccoli delfini e simili, è un nuovo arrivo passato tutt'altro che indifferente.

E' quello di un esemplare di megattera, avvistato dallo scorso fine settimana a non molte centinaia di metri dalle coste di Noli e Varigotti, in un habitat non molto usuale per questa balenottera, unica specie del genere Megaptera quindi dalle dimensioni considerevoli, che da adulto può arrivare a misurare anche oltre i 15 metri di lunghezza e pesare fino a 40 tonnellate.

Caratteristiche che difficilmente lasciano quindi passare per inosservati questi esemplari che in questo periodo dell'anno, secondo le loro abitudini, dovrebbero trovarsi in mari molto più settentrionali.

"In questo periodo le megattere dell'Atlantico si trovano al nord ad esempio in Islanda, per capirci. Il perché non lo stia facendo e sia qui è difficile dirlo, parliamo di un mammifero marino con una sua curiosità che potrebbe anche aver imboccato per errore lo Stretto di Gibilterra e poi, nell'abitudine di dirigersi a nord, abbia incocciato la Ligura. Sono però tutte supposizioni" ci spiega Giulia Calogero dell'associazione "Menkab, il respiro del mare", che in questi giorni è tra quelle che stanno raccogliendo dati sull'animale, finora sempre palesatosi da solo e molto schivo.

Sebbene siano imponenti le loro migrazioni dalle acque polari a quelle tropicali o subtropicali, consistenti in diverse decine di migliaia di chilometri, rarissimi sono stati finora gli avvistamenti lungo le coste del Mar Mediterraneo. L'ultimo poco oltre un paio di anni fa, nel novembre 2020, quando a suscitare interesse e sorpresa furono una madre col suo piccolo.

Al momento, poco si sa delle condizioni fisiche e di stress della megattera: "L'individuo, dai rilevamenti che siamo riusciti a eseguire in questi giorni di osservazione, per dimensioni (misura circa 8 metri) e colorazione ci è parso giovane - continua Giulia Calogero - Lo abbiamo potuto vedere spostarsi tra Capo Noli e Finale, stando prevalentemente molto sotto costa, dove potrebbe aver trovato piccoli pesci o plancton per nutrirsi anche se non ci sembra di averlo visto alimentarsi, spingendosi occasionalmente anche più a largo. Da quel che abbiamo visto però presenta pochi balani alle estremità della coda e non su altre parti, ciò significa che ancora ha la forza di scrollarsi di dosso questi animali".

 Ora il monitoraggio proseguirà in vigile attesa e con l'attenzione posta anche dalla Guardia Costiera. Ma non solo: "Abbiamo provato a lasciarlo a distanza fotografandolo e condividendo le immagini nei database internazionali, purtroppo senza fortuna - conclude la Calogero - Abbiamo mantenuto una distanza di rispetto, le imbarcazioni naviganti in zona o che lo dovessero avvistare chiediamo mantengano lo stesso comportamento, in quanto l'animale è comunque parso disorientato. Ogni segnalazione è comunque preziosa".

Mattia Pastorino

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