Sindacato confederale furente contro la Provincia di Savona. Nella mattinata le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil avrebbero dovuto incontrare i vertici di Palazzo Nervi per discutere di igiene ambientale e ATO unico dei rifiuti.
E invece, una volta giunti alle porte della sede dell'ente all'orario previsto delle 11, le segreterie si sono viste "respinte" a causa di un improvviso rinvio dell'appuntamento, pare dovuto a un'indisposizione improvvisa di salute del presidente Pierangelo Olivieri.
"Ci è stato comunicato alle 11.00 il mancato incontro. Una mancanza di rispetto del lavoro del sindacato confederale e delle categorie su un tema straordinariamente importante su cui la politica locale temporeggia da oltre tre anni" tuonano dalla segreteria provinciale Cgil.
"L'atteggiamento è a dir poco vergognoso non solo verso noi organizzazioni sindacali ma anche, e soprattutto, verso i lavoratori - aggiunge il responsabile Cisl provinciale Simone Pesce insieme al segretario Fit Danilo Causa - Dopo quelle che, a questo punto, sono decine di incontri avuti dove si è detto che era ora di chiudere è inutile dare la colpa ai sindaci: questo è un comportamento assurdo della Provincia".
"Comparto e settore contano oltre 600 occupati in provincia, riguardando oltre 50 comuni ma, soprattutto un contratto strategico per il territorio, per i cittadini e per centinaia di lavoratrici e lavoratori - aggiunge - Sono state date le deleghe ai vari consiglieri provinciali, si inizino a mettere in campo le politiche e quindi le attività dei singoli consiglieri" chiosano dalla Cgil.
"A questo punto e in questo momento - ribadiscono rincarando la dose Causa e Pesce - pare chiaro come il problema sia all'interno della Provincia dove qualcheduno pare non fosse d'accordo dal primo giorno circa la posizione di Sat. Forse non abbiamo capito che se arrivasse l'agenzia regionale si perderebbe un'occasione, però devono emergere le responsabilità: se ci sono sindaci in disaccordo lo dicano, ma più grave resta la posizione della Segreteria della Provincia dove ci si stanno mettendo anni per preparare i documenti necessari alla delibera. Ci stanno forse raccontando delle bugie? O la provincia obbliga tutti i Comuni a entrare nell'Ato oppure così non si può andare avanti".