/ Finalese

Finalese | 16 aprile 2023, 15:13

Finale, il rione dei Neri diventa "Théâtre du monde" con la mostra diffusa di Faé A. Djéraba (FOTO)

Pinocchio il protagonista delle opere dell'artista plasticienne, esposte fino al 20 aprile nelle vetrine tra via Barrili e via Colombo

Finale, il rione dei Neri diventa "Théâtre du monde" con la mostra diffusa di Faé A. Djéraba (FOTO)

Si sono trasformate nel "Théâtre du monde" le vie principali del Rione dei Neri a Finalmarina, tra via Barrili e via Colombo dove, fino al prossimo 20 aprile, le vetrine diventeranno cornici delle opere della serie dell'artista plasticienne finalese Faé A. Djéraba con protagonista Pinocchio e il nostro globo.

Arte, cultura e tradizione in chiave diverse in un ambiente diffuso come le attività di un quartiere ricco di storia e cultura che l'omonima associazione sta poco alla volta cercando, attraverso varie iniziative, di rivalorizzare e rianimare la vita del quartiere finalese.

La mostra nella sua formula "diffusa" porta quindi l'arte fuori dai soliti luoghi espostivi per "invogliare e allietare i vari turisti e cittadini con l'esposizione delle varie opere dell'artista che valorizza la nostra cittadella in uno sforzo comune di rivalutazione territoriale, per far sì che tutti, dai commercianti ai cittadini vecchi e nuovi, si sentano sempre più a casa loro" spiega il presidente dell'associazione Francesco Oddone.

In questa direzione va interpretata la scelta delle opere esposte, nel segno dell'identità. "I giovani, oggi come bandieruole, dove metteranno la loro asta?" è la domanda che si pone l'artista di origine tunisina, scegliendo nel percorso di ricerca di una risposta Pinocchio quale primo attore con la partecipazione del Globo Terrestre.

"Pinocchio non ha bisogno di presentazione, siamo cresciuti con le sue avventure - spiega Faé - Il nostro piccolo furfante capriccioso, insolente, bugiardo ma anche ingenuo è protagonista del mondo che lo circonda. Non posso non pensare al parallelismo della storia di Pinocchio con il nostro mondo contemporaneo. La sua figura è ben rappresentativa della nostra società attuale: dispotica nel consumo di beni materiali e assolutista nella ricerca del divertimento, inconcludente sul tema ecologico e insufficiente al livello sociale". 

"La bugia diventa fake news, tic dei tempi moderni. Uno spettacolo nuovo nell'era digitale ma comunque un cliché che si ripete ancora e ancora. I cattivi attori non hanno nazionalità, sono universali. Il sipario si alza tocca a noi recitare" dice ancora Faé.

Che ai nostri microfoni aggiunge: "L'arte è vita, nutrimento e identificazione, ti dà stimoli per vedere il mondo con chiavi di lettura nuove, diverse. Più è diffusa, più costeggia le nostre vite, più ci dà lo spunto per vedere il mondo con una visione più ampia. A volte talmente tanto innovativa, aperta, diretta da disturbare alla sua vista".

"Negozi aperti significano luce, vitalità, contatto. A livello identitario siamo come le trottole, abbiamo il dovere di sviluppare questo senso di appartenenza, ognuno può dare il proprio contributo: giro e vedo il bello, la cosa non dev'essere straniante" conclude Faé.

Mattia Pastorino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium