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Attualità | 16 aprile 2023, 10:00

Antenna 5G a Boissano, il Tar ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini

La vicenda riguarda l'installazione di un ripetitore di telefonia Iliad in via Zurmagli

Antenna 5G a Boissano, il Tar ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini

Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini di Boissano contro l'installazione di un'antenna di telefonia Iliad all'interno di un terreno privato in via Zurmagli, località Berruti. I fatti risalgono all'estate scorsa quando parte dei residenti, resisi conto dei lavori nei primi giorni di agosto quando un elicottero ha iniziato a sorvolare la zona prescelta per ospitare la struttura, si sono rivolti al Comune per chiedere informazioni su quanto stava accadendo.

Il timore dei cittadini era quello legato a possibili danni alla salute pubblica che l'antenna avrebbe potuto arrecare. Inoltre, la collocazione nel cuore di Boissano veniva considerata un vero e proprio sfregio al paesaggio. Tra le iniziative portate avanti dal gruppo di residenti per accendere ulteriormente i riflettori sulla vicenda, anche la creazione di una petizione per dire no all'installazione dell'antenna che ha nel tempo raggiunto oltre 1200 sottoscrizioni.

La vicenda era poi approdata in Consiglio comunale (leggi QUI) portando alla nomina di una commissione d'inchiesta (presieduta dal capogruppo di minoranza Massimo Zarrillo, formata da tre membri della maggioranza Daniele Cabrini, Fabrizio Garrone e Angelisa Marengo e due dell'opposizione, oltre a Zarrillo anche Simone Mantelli) avente come obiettivo quello di chiarire l'iter che aveva portato all'installazione (nel frattempo sospesa in attesa del giudizio del Tar) dell'antenna 5G (leggi QUI).

Proprio sull'iter amministrativo e sull'inizio dei lavori di installazione del ripetitore, il sindaco Paola Devincenzi (eletta nel giugno scorso) ha sempre sottolineato di non esserne mai stata al corrente. Diversa invece la posizione della vicesindaco (all'epoca della presentazione delle pratiche consigliere di minoranza) Ramona Siri che, in qualità di legale del proprietario del terreno, ha dichiarato di essersi attenuta al segreto professionale come stabilito dal codice forense (leggi QUI).

"Fa male leggere la frase 'contro il Comune di Boissano' nell’epigrafe della sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale. Essere 'contro' è spiacevole, ma è addirittura doloroso quando si è costretti ad esserlo nei confronti di chi si sperava potesse schierarsi con chi desidera che si accolgano le istanze dei cittadini nel rispetto delle ritrovate norme che le precedenti amministrazioni avevano scritto nell'interesse della comunità. Norme che, con una preventiva e trasparente discussione, si sarebbero potute applicare prima di arrivare a questo punto" fanno sapere dalla parte di chi ha visto respinto il ricorso dal giudice poiché quest'ultimo ha ritenuto che non ci fossero le condizioni da parte dei cittadini per contestare la scelta del Comune.

"Nelle tante sentenze studiate in questi lunghi mesi pieni di difficoltà abbiamo infatti visto decine di amministrazioni 'con' la popolazione, anche a costo di perdere insieme ad essa - continuano i cittadini rappresentati legalmente dall'avvocato Federico Smerchinich dello studio Anselmi di Genova - In questo caso non è stato possibile. Purtroppo la sentenza appena emessa non ritiene le mancanze amministrative che sono state faticosamente portate alla luce sufficienti ad imporre il trasferimento del ripetitore di via Zurmagli nelle aree indicate nei regolamenti comunali".

Si attende ora una presa di posizione da parte del Comune che, come dichiarato dal sindaco nel settembre scorso, attendeva il giudizio del Tar per poi valutare come comportarsi. Tra le possibili soluzioni di cui si era parlato, anche quella di un accordo tra l'amministrazione comunale e la società di telefonia per localizzare una posizione alternativa per l'impianto.

"Ci auguriamo che la trattativa stragiudiziale di cui si parla da mesi prosegua al fine di risolvere il problema nel suo merito dislocando il ripetitore con lo spirito di tutela e con le finalità certificate dal piano antenne comunale. Se questo non dovesse accadesse ciò apparirebbe ai nostri occhi un continuare ad agire 'contro' la comunità. Continueremo ad impegnarci forti del grande sentimento di tutela del paese che ha unito così tante persone, al fine di chiarire e sistemare le cose. Grazie a tutti coloro che sostengono ed incoraggiano la tutela dell'ambiente, del paesaggio e della salute" concludono infine dal gruppo di residenti che hanno presentato il ricorso al Tar.

Roberto Vassallo

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