"L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nell’ultimo bollettino, ha bocciato la gestione degli accreditamenti da parte di Regione Liguria e Alisa, che per rispondere problema delle lunghe liste di attesa, aggravato dalla pandemia, negli ultimi tre anni ha prorogato i contratti con i soggetti privati accreditati per l'erogazione di prestazioni sanitarie, senza però passare da gare di evidenza pubblica". Ad affermarlo, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello.
"Un modello di gestione non corretto che denunciavo con un’interrogazione in Consiglio Regionale già lo scorso 22 febbraio e che di fatto ha impedito il mancato ingresso di nuovi soggetti rispetto a quelli già contrattualizzati - aggiunge il consigliere dem - Un’ulteriore conferma del fallimento del Programma Restart Sanità che ha dato una risposta parziale e insufficiente al fabbisogno sanitario dei cittadini liguri".
"La Giunta Toti, rivolgendosi ai privati, non solo non è riuscita ad attenuare il perdurante disagio delle lunghe liste di attesa - prosegue - ma ha evidenziato carenze in termini di trasparenza e di rispetto dei principi concorrenziali sanciti a livello nazionale e comunitario".
"Oggi un grande numero di pazienti liguri continua a rivolgersi fuori Regione per farsi curare. Ci auguriamo che Regione Liguria e Alisa possano al più presto sanare le lacune di trasparenza nelle procedure, ricercando un maggiore efficienza erogativa in favore dei cittadini, così come rilevato dall’AGCM" chiosa il consigliere savonese.