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Attualità | 12 aprile 2023, 17:00

Alassio, l'associazione Bagni Marini interviene alla vigilia delle elezioni: "Buoni propositi e brevi considerazioni per un futuro migliore"

Le riflessioni dei balneari alassini tra attesa per gli sviluppi della Bolkestein, idee ambiziose da portare avanti e la situazione delle spiagge libere

Alassio, l'associazione Bagni Marini interviene alla vigilia delle elezioni: "Buoni propositi e brevi considerazioni per un futuro migliore"

"Questa volta vogliamo giocare un po' d'anticipo. Le amministrative si avvicinano e ci piacerebbe dare un nostro contributo ad Alassio. Un Alassio che amiamo e che in tutti i modi vorremmo diventasse sempre migliore. Questa volta invece che chiedere ci piacerebbe proporre ed immaginare. Il 20 aprile una importante sentenza dirà che margini avrà il governo per quanto riguarda le nostre scadenze. Scadenze che purtroppo negli anni da una parte ci hanno consentito di continuare a vivere ma dall'altra il continuo susseguirsi di piccole proroghe ci ha penalizzato nella programmazione di investimenti importanti e lungimiranti. Ora, se effettivamente si arriverà ad un dunque con le evidenze o con la fuoriuscita dalla Bolkestein, finalmente saremo nelle condizioni di approntare investimenti importanti con un lasso temporale di molti anni". Così, attraverso una nota stampa, l'associazione Bagni Marini di Alassio.

"Abbiamo idee ambiziose da portare avanti con una sicura riqualificazione di tutto il front line, così come si è sempre parlato di fare negli ultimi anni con le altre categorie alassine che compongono il tavolo del turismo, cercando di coniugare la necessità di dare i servizi richiesti ai nostri esigenti ospiti, con la necessità di trovare equilibrio con le altre realtà che compongono il centro cittadino - prosegue la nota - Un cambiamento che di certo passerà per mano di studi professionistici di assoluta caratura e prestigio con i quali stiamo già dialogando e che daranno importanza agli aspetti collegati alla rimozione delle barriere architettoniche, all'ecosostenibilità, all'utilizzo di materiali green, all'efficientamento energetico, e come dicevo prima, a far si che le strutture balneari si amalmaghino con il resto del paese e viceversa. Tutto potrebbe avvenire anche senza passare da queste fantomatiche evidenze (magari questo cambiamento sarebbe già partito da tempo) che porteranno solo problemi di carattere legale ai Comuni compromettendo i bilanci per anni, ma se per noi attuali concessionari e per i nostri dipendenti continuare a lavorare non sarà possibile senza ciò, le affronteremo al massimo delle nostre possibilità. In moltissimi stiamo certificando il nostro lavoro con certificazioni internazionali (ISO) perché vogliamo dimostrare che, al di là dei luoghi comuni, il nostro lavoro siamo bravi a farlo e lo continueremo a fare ancora meglio. La nostra lungimiranza si occuperà inoltre sicuramente del mantenimento della spiaggia. Lo abbiamo sempre fatto negli anni. Dal 2009 al 2020 abbiamo operato senza aiuti (o minimi) al mantenimento dell'arenile tramite ripascimenti annuali. Ora sarà possibile programmare a lungo termine interventi migliori".

"In ultimo un cenno al discorso spiagge libere. Purtroppo facciamo fatica a capire chi, tra coloro che lavorano in una attività qualsiasi del territorio alassino, inneggia ad un incremento di spiagge libere. E vorremmo premettere che ciò va al di là di chi detiene in concessione i tratti privati. Saremmo dello stesso avviso anche se nessuno di noi fosse più concessionario. La nostra idea deriva da un ragionamento di buon senso dettato dall'esperienza diretta. Purtroppo la storia ci ha insegnato che già in questo momento con una spiaggia più che dignitosa i posti spiaggia sono limitati e molte volte insufficienti. Non osiamo nemmeno immaginare se, per accontentare un'idea populistica e non adeguata alla nostra realtà, si scegliesse di eliminare un ulteriore 30% di posti che su un totale di circa 7000/8000 ombrelloni significa 2000/2500 ombrelloni in meno, ossia la possibilità di ospitare con un servizio adeguato, ordinato, pulito, sicuro e necessario circa 10.000 persone. L'economia del nostro paese fa riferimento e sopravvive con chi ha queste necessità. Queste 10.000 persone frequentano i nostri rinomati negozi, dormono nei nostri alberghi, B&B o seconde case e mangiano nei nostri prestigiosi ristoranti. Insomma generano un indotto altissimo".

"Non lasciatevi ammaliare da fantomatiche e del tutto idealistiche fantasie che si sentono ultimamente poiché il risultato non sarebbe una meravigliosa ed incontaminata spiaggia caraibica, ma per lo più una calca incontrollabile di possibili devastatori. Ciò lo abbiamo appurato con i piccoli tratti presenti nel centro (soprattutto sul molo). Siamo vicinissimi ai grandi centri urbani piemontesi e lombardi con i loro pro e i loro contro. Magari altrove potrà avere un senso, ad Alassio no. Chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire e fa piacere che in accordo con noi su questo vi siano appartenenti a tute le categorie. Per le nostre famiglie e i nostri bambini (non siamo notoriamente delle SPA) ci auguriamo un futuro migliore per tutti e facciamo il nostro in bocca al lupo a chi si affronterà nella prossima sfida elettorale sperando di trovarlo un attento interlocutore nei prossimi 5 anni" concludono dall'associazione Bagni Marini di Alassio.

Redazione

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