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Attualità | 11 aprile 2023, 20:00

Ospedale di Albenga, Toti: “Ok a Ppi h24 in estate, poi a regime”. Tomatis: “Ci vuole il Pronto Soccorso, ma è un primo risultato” (FOTO e VIDEO)

Un lungo incontro istituzionale durato due ore e mezza

Ospedale di Albenga, Toti: “Ok a Ppi h24 in estate, poi a regime”. Tomatis: “È un primo risultato, ma ci vuole il Pronto Soccorso”

Un braccio di ferro durato due ore e mezza e alla fine è fumata grigia: Albenga avrà il Punto di Primo Intervento h24, probabilmente anche prima della definizione dell'intero piano socio-sanitario, almeno nei periodi di massima emergenza anche nelle ore serali per poi entrare a regime, ma nulla di fatto per il Pronto Soccorso all’ospedale Santa Maria di Misericordia. Almeno per il momento.

Una battaglia combattuta a suon di toni piuttosto accesi, arrivati malgrado le porte chiuse che hanno delimitato la zona di discussione tra Regione e Comune di Albenga per l’ospedale Santa Maria di Misericordia, con il sindaco Riccardo Tomatis e il consigliere comunale Giorgio Cangiano che chiedevano il Pronto Soccorso e il Presidente Giovanni Toti con l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, accompagnati dai consiglieri regionali eletti nella provincia di Savona, Angelo Vaccarezza, Brunello Brunetto, Alessandro Bozzano (tranne Stefano Mai – leggi QUI) che facevano resistenza.  Alla fine, la Regione cede su qualche punto e accelera sul Ppi h24, Albenga porta a casa un primo risultato, con il sindaco che promette impegno anche per il futuro per portare avanti la battaglia e riavere un vero Pronto Soccorso. Un braccio di ferro che comunque porta ai cittadini un primo risultato.

Non possiamo passare un’altra estate come quella appena trascorsa. Dobbiamo risolvere immediatamente il problema dell’emergenza aprendo, ancor prima dell’approvazione del Piano Sociosanitario, un Punto di Primo Intervento h.24 e con le stesse funzionalità che aveva pre-Covid. Con l’approvazione del Piano Sociosanitario la nostra richiesta è, e rimarrà sempre, quella di avere un Pronto Soccorso”. Con queste parole il sindaco di Albenga sintetizza il lungo incontro.

Tra pochi mesi ricomincia l’estate e aprire un punto di primo intervento, ovviamente che abbia le stesse funzionalità che aveva pre-Covid permetterà di gestire le emergenze del nostro territorio, ma anche di alleggerire il Santa Corona. Credo che il nostro messaggio sia passato chiaro e che vi sia stata una presa di coscienza da parte della Regione circa le necessità del territorio - prosegue il primo cittadino -. Naturalmente continueremo a vigilare e ad impegnarci per riavere il nostro reparto di emergenza”.

E comunque è stato un inizio, dopo il gelo che si era venuto a creare proprio a causa della sorte dell'ospedale, tra Regione e Comune di Albenga. “Direi che è stato un primo proficuo e approfondito scambio di idee, di opinioni e di valutazioni su quello che sarà un percorso ovviamente della durata di alcuni anni – dichiara il presidente Toti -. Stiamo parlando del rinnovo del piano sociosanitario regionale con tutti gli investimenti che porta appresso e la riorganizzazione della sanità, non solamente in Liguria ma nell'intero Paese, secondo quelle che sono le linee guida date dai governi degli ultimi anni”.

Abbiamo illustrato al sindaco il fatto che l'ospedale di Albenga dovrà essere un grande hub di smaltimento delle liste di attesa per l'elezione medica ma ovviamente all'interno di questo, che potrebbe essere gestito in parte anche con la partecipazione di privati, come già accaduto in questo ospedale, è previsto, cosa che credo stia molto a cuore a questa città, un Punto di Primo Intervento che speriamo possa essere operativo anche prima della definizione dell'intero piano socio-sanitario e degli investimenti dei privati sul territorio, che speriamo possa aprirsi prima dell'estate, almeno nei periodi di massima emergenza anche nelle ore serali e poi entrare a regime, anche con il supporto dei privati e in collaborazione con il Santa Corona così come prevede il piano socio-sanitario per gli anni a venire.

Occorre valutare bene la tipologia di servizio medico che questo punto di primo intervento darà in collaborazione con il Santa Corona – prosegue il presidente della Regione -. Occorre gestire i flussi, capire bene quali sono le patologie e come andrà a impattare sulla vocazione principale che è quella dello smaltimento delle liste delle elezioni, però credo che si sia fatto un passo avanti e che il ragionamento possa proseguire con soddisfazione”.

Il sindaco ha ribadito l'esigenza e la volontà di un Pronto Soccorso - continua Toti -, credo che non ci sia un tema formalistico di nomi: un Pronto Soccorso e un Punto di Primo Intervento sono sostanzialmente le stesse cose, poi vedremo come si incastrerà su tutto questo anche il lavoro delle Case di Comunità con la diagnostica e la specialistica. Quindi non abbiamo ancora tutti i pezzi di un puzzle complesso ma che dovrebbe arricchire la sanità, cercheremo di farlo cercando di dare il più possibile risposte anche a questo territorio.

Ho ribadito da tenere presente che i bisogni medici sono certamente quelli dell'emergenza-urgenza, su cui la provincia di Savona ha comunque una sua copertura importante e anche molto professionale, ma che oggi la sanità italiana e ligure hanno una necessità assoluta: quella dello smaltimento delle liste di attesa, sia per quanto riguarda la diagnostica sia per quanto riguarda tutta una serie di operazioni dall'oculistica, all'urologia, all'ortopedia su cui - questo sì - ci aspettiamo che Albenga nei prossimi anni possa dare davvero un contributo importante”, conclude il presidente Giovanni Toti.

Un incontro acceso con anche dei momenti difficili ma io credo che sia passato chiaro il messaggio che Albenga e tutto il distretto sociosanitario non possano trascorrere un'estate com'è stata la scorsa – prosegue il sindaco Tomatis -. La nostra richiesta è stata quella di aprire ad Albenga un punto di primo intervento con le stesse funzioni che aveva prima del Covid, cioè che desse una risposta alla necessità del territorio anche per alleggerire il Santa Corona da una serie di situazioni che si sono verificate l'estate scorsa”.

Credo il messaggio sia passato e sono convinto che abbiano preso coscienza di una necessità di questo tipo; noi comunque continueremo a vigilare in maniera molto puntuale e precisa in attesa della realizzazione del nuovo Piano Sociosanitario che dovrà essere completato dall'apertura di un pronto soccorso perché a quel punto vi sarebbero quei reparti che permetterebbero al nostro ospedale di essere identificato come ospedale di base, e quindi sede di pronto soccorso”, conclude il sindaco Riccardo Tomatis.

Nella riunione di oggi abbiamo convenuto con il sindaco che nel periodo estivo, a causa del turismo, questo territorio si gonfia enormemente e per questo ha bisogno di risposte sanitarie. Nel nuovo piano socio-sanitario l’ospedale di Albenga manterrà una potente vocazione di tipo elettivo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – visto che tra grandi temi generati dall'epidemia Covid in Liguria e in tutto il Paese c'è l’abbattimento delle liste d’attesa, anche chirurgiche”.

Considerata la situazione di carico anche per patologie di media-bassa complessità nel pronto soccorso di Pietra Ligure che è Dea di secondo livello – ha continuato l’assessore – è previsto che Albenga abbia un punto di primo intervento, cioè una struttura di pronto soccorso a bassa complessità dove i cittadini troveranno risposte per patologie che in generale, se affrontate nel Dea di secondo livello, rischierebbero di congestionarlo. Albenga ha un ospedale moderno, una bella realtà capace di dare risposte enormi in termini sanitari. Attualmente è in atto un’interlocuzione con un gruppo privato per stabilire se la sua offerta sia di pubblica utilità. L’obiettivo sarà comunque quello di avere a disposizione una struttura capace di abbattere le liste di attesa di tipo chirurgico generale, ortopedico, ginecologico, oculistico e così via”.

Il punto di primo intervento di Albenga – ha concluso Gratarola – darà una buona risposta per gli interventi di bassa complessità e per quelle che sono le esigenze dei cittadini che abitano in questo territorio”.

Sono molto soddisfatto di come si è svolto l'incontro – ha concluso il commissario straordinario di Asl 2 Michele Orlando – e che le ragioni delle decisioni prese siano state spiegate efficacemente".

All'incontro erano presenti anche il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri e il vicepresidente Massimo Niero.

Maria Gramaglia

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