Come può un gioco da tavola dedicato a Noli, uno dei borghi più caratteristici della Riviera Ligure (e quinta Repubblica marinara), avere radici inglesi e torinesi? Strano, ma vero. E la conferma si è avuta proprio in questi giorni di Pasqua quando, complice il periodo di Feste, il prodotto della River Horse ha fatto il suo "debutto" proprio a pochi passi dalla Loggia della Repubblica del paese ligure.
Ospite della libreria "La Dora va al mare", il gioco fatto di dadi, pedine e carte da pescare è stato presentato al pubblico dal suo autore, Alessio Cavatore: 51 anni, nato a Torino, ma dalla fine degli anni Novanta trasferitosi in Inghilterra (più precisamente a Nottingham) per seguire la sua passione. Quella di creare giochi di società.
Una sfida tra rioni
E uno di questi non poteva non portare il nome del luogo in cui Cavatore - come tanti torinesi - ha trascorso le estati durante l'infanzia e la gioventù. "Noli" è infatti un gioco che ripercorre alcune delle caratteristiche tipiche del Comune in provincia di Savona. A cominciare dai quattro giocatori (o squadre) che rappresentano i quattro rioni: Purtellu, Burgu, Ciassa e Maina.
Su una plancia di gioco che rappresenta, in miniatura, la Noli ai tempi del Medioevo, l'obiettivo dei giocatori è costruire la torre più alta del borgo. Si dice che, al massimo del suo splendore, le torri fossero addirittura 72, simbolo della nobiltà e del rango delle famiglie del luogo.
Attenzione ai "vicini" e alla Regata
Ma nel frattempo non mancano gli imprevisti: dagli attacchi dei saraceni alle insidie portate dai "vicini" di Finale o di Savona. Nel frattempo, contrattando con i nobili del luogo, ma anche con gli artigiani esperti nel costruire barche, è possibile partecipare con successo alla Regata dei Rioni. Una tradizione che per decenni è stata il fiore all'occhiello del paese, anche se da un po' di tempo la rievocazione non viene più messa in scena. Per uno sprint ulteriore, si possono anche assoldare rematori "stranieri", un po' come nello sport professionistico di oggi.